Il team principal del Cavallino: "Avremo la stessa concentrazione e lo stesso approccio di sempre. Ma per noi è importante tornare a vincere almeno una volta prima della fine, anche se la McLaren vola"
Negli occhi e nell’espressione un po’ sorniona di Fred Vasseur si intuisce l’importanza del weekend che sta per arrivare, quello del Gran Premio d’Italia. Il team principal della Ferrari ripercorre i grandi successi della rossa a Monza, attraversando le vie del centro di Milano a bordo di un tram allestito per l’occasione dalla scuderia di Maranello e da Puma. E così, circondato dalle tute e dalle scarpe dei piloti che hanno scritto la storia recente del Cavallino, Vasseur sogna di ripetere la vittoria dello scorso anno firmata Charles Leclerc. E non c’è posto migliore di Monza dove poter riscattare il doppio ritiro nell’ultima gara a Zandvoort. “Saremo concentrati come sempre, ma come si fa a non alzare gli occhi verso le tribune?”.
Non è facile tornare in pista dopo due incidenti come quelli capitati in Olanda, ma a Monza può sempre succedere di tutto. Che cos’ha detto ai suoi piloti in vista del weekend?
“Ai piloti ho detto di preparare questo Gran Premio come tutti gli altri e di provare a non considerarlo speciale. Poi, però, non si può non essere influenzati dalla passione unica che c’è qui. Quando sei in pista non puoi non notare le tribune e vedere tutto l’entusiasmo della gente. Questo non ci deve impedire di mantenere lo stesso approccio e la stessa concentrazione che abbiamo nelle altre gare”.
Se per Leclerc la sfida sarà quella di ripetere i successi del 2019 e del 2024, per Hamilton sarà una sorta di esordio, perché per la prima volta guiderà una Ferrari a Monza. Ha dato qualche consiglio al britannico?
“Ho parlato con Lewis questa mattina proprio per fargli capire cosa significa correre in Italia, ma finché non lo vivi sulla tua pelle, non lo puoi capire. Gli ho detto che un pilota può correre anche venticinque volte a Monza, ma la prima con la Ferrari è qualcosa di diverso e di unico”.

A proposito di prime volte, si ricorda il suo primo Gran Premio d’Italia come team principal della Ferrari?
“Era il 2023 e quell’anno la Red Bull stava vincendo praticamente tutte le gare. Nonostante questo riuscimmo a centrare la pole position con Sainz e fu qualcosa di incredibile. Ricordo ancora il momento in cui fece segnare il miglior tempo e i tifosi impazzirono sulla tribuna di fronte a noi. Era da tanti anni che andavo a Monza, ma quel weekend capii cosa significasse gareggiare lì con la Ferrari. Un ricordo che terrò con me per sempre”.

C’è chi a Monza con la Ferrari ha vinto addirittura un Mondiale. Un’impresa riuscita solo a una leggenda come Niki Lauda esattamente 50 anni fa. Ha qualche ricordo legato a quel titolo?
“Non ho molti ricordi perché avevo solo 7 anni. Ma Niki Lauda è un’icona di questo sport e della Ferrari in particolare. Riuscire a conquistare un Mondiale correndo con la Rossa in casa è qualcosa di leggendario che rimane nella storia”.

Quest’anno, invece, il Mondiale sembra ormai nelle mani della McLaren, ma quali sono gli obiettivi della Ferrari per questa seconda parte di stagione?
“Per noi è importante tornare a vincere almeno una volta da qui fino alla fine, anche se la McLaren sta davvero volando. In alcune gare riusciamo a essere più vicini a loro e questo ci dà la consapevolezza giusta per provare a lottare. L’obiettivo è arrivare secondi nella classifica Costruttori e per riuscirci dovremo rimanere concentrati su noi stessi e lavorare sempre al massimo”.