Somiglia a Huijsen, alto quasi due metri, cresciuto con le arti marziali e poi approdato al pallone: chi è il difensore polacco che Gasp si prepara ad accogliere
Il carattere e la disciplina le ha prese dalle arti marziali. D’altronde quando hai papà che fa il maestro tanto da aprire una scuola di addestramento è difficile non cedere alla tentazione. Tutto il resto Jan Ziolkowski di Varsavia ce l’aveva innato. Alto quasi due metri (come papà) il difensore polacco, classe 2005, in queste ore sbarcherà a Roma dopo essere stato scelto dal ds Massara con tanto di avallo di Gasperini. Sarà lui il quinto centrale del pacchetto difensivo oltre a Mancini, Ndicka, Ghilardi ed Hermoso. Una difesa di giganti. Sei milioni più bonus la cifra finale presentata al Legia Varsavia dove Ziolkowski è cresciuto negli anni, non senza qualche difficoltà ma pure con un’investitura importante: “Un giorno giocherai nel Real Madrid”. Il che ricorda la profezia di Josè Mourinho per un certo Huijsen che oggi gioca proprio per i Blancos.
arti marziali
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Come scritto sopra però la carriera di Jan inizia sul tatami e non su un campo da calcio nonostante fosse nato a pochi metri dallo stadio del Legia, la sua squadre del cuore. Il mito era un altro Jan: Błachowicz, campione dei pesi massimi-leggeri Ufc. L’altro era Mamed Chalidov, leggenda della promotion polacca KSW. Le arti marziali gli hanno insegnato tanto, molto sarà utile anche sul campo da calcio: equilibrio, resistenza e soprattutto disciplina. “È un vero atleta”, ricorda un suo vecchio allenatore che l’ha avuto nelle giovanili. “Si è sviluppato armoniosamente e ha nel Dna lo spirito del leader”. Nel frattempo però Ziolkowski ammirava anche altri campioni del suo paese come Kamil Glik, l’ex capitano del Torino e della nazionale. Così oltre ai pugni iniziò pure a dare calci, al pallone.
la profezia real
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E a 15 anni il suo allenatore nel Polonia Varsavia lo spinse a scegliere il calcio: “Mi ricordi Bednarek. Non hai niente di meno di Cubarsí e un giorno giocherai nel Real Madrid”. Parole importanti che diedero al classe 2005 la spinta in più. La maturità vista in campo non passò inosservata agli osservatori del Legia. Così a soli 17 anni ecco la chiamata dei sogni, almeno di quelli di allora. Ma l’inizio non fu facile. Consapevole dei suo mezzi lo era ma i paragoni erano troppo pesanti e tutti si aspettavano troppo da un ragazzo nemmeno maggiorenne. “Faceva fatica, inizialmente. Veniva messo spesso nella seconda squadra. Era indietro rispetto ai suoi compagni, ma gli abbiamo dato una bella iniezione motivazionale”, ricorda il suo allenatore nelle giovanili del Legia. Poi il passaggio alla formazione delle riserve nella terza divisione polacca con il solo obiettivo di “farsi le ossa”. E le ossa se l’è fatte il gigante biondo. Tanto da diventare titolare della prima squadra. Lo scorso anno, a 19 anni, ha collezionato 22 presenze in Ekstraklasa, un goal e due assist, incluse sei apparizioni in Conference League più le due nei preliminari di Europa League di quest’anno contro il Banik Ostrava. Il classe 2005 conta anche cinque presenze ed un gol con la Polonia Under 20. Fidanzandosi nel frattempo con la bellissima Natalia Kiedrowicz.
nuovo huijsen
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Il suo arrivo segna un importante innesto per il presente ma soprattutto un investimento per il futuro. Sotto la guida di Gasperini Jan ha la possibilità di crescere sempre di più. Per averlo la Roma ha superato la concorrenza di Lione e Udinese. Il confronto con Huijsen, rimpianto di Roma oltre che della Juve, è scontato. Alto quasi 2 metri, ma “pesante” circa 80 chili. “Mingherlino“, penseranno molti. Ma proprio quel fisico longilineo gli permette di imporsi in maniera particolare su palla inattiva concedendogli anche il lusso di rendersi pericoloso sotto porta avversaria. Una buona capacità di impostazione palla al piede, abbinata a una buona tecnica di base e a un buon senso della velocità e della posizione. Un altro suo pregio? Il senso della lettura. “Sa già dove cade la palla in area di rigore”, dice Iordanescu che lo ha allenato fino ieri a Varsavia. Un dato che sicuramente non sorride a Jan è invece legato ai cartellini. Nelle ultime 19 partite giocate in Serie A polacca con il Legia, il difensore ha rimediato ben 8 gialli.