Lazio, idee nuove a centrocampo: Sarri prova Dele-Bashiru sulla sinistra

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Il tecnico sta valutando il nigeriano come tuttocampista. Senza acquisti deve inventarsi soluzioni: le alternative sono Vecino o Rovella

Dal nostro inviato Nicola Bernardino

7 agosto - 10:52 - FORMELLO

Maurizio Sarri scruta la sala di comando della Lazio. Per dare più ritmo, geometrie, idee e creatività. Sotto esame la mediana per cercare l’assetto maggiormente funzionale alle esigenze tattiche del Comandante. Non si tratta solo di pilotare il ritorno alla formula a tre nel settore centrale dopo la stagione con Marco Baroni che fondava il reparto su due elementi. Sarri deve fare i conti nel riassetto del centrocampo biancoceleste con il blocco del mercato che ha colpito il club sul fronte acquisti. Senza questo grave ostacolo, il tecnico aveva in cima alla lista delle sue richieste quella di un nome per potenziare la corsia di sinistra del centrocampo. Un arrivo per colmare quel ruolo che era stato di Luis Alberto nella sua prima esperienza in biancoceleste. Dopo la partenza del Mago spagnolo nella scorsa estate, la Lazio non ha avuto in organico un altro fantasista. Un elemento in grado di fungere da snodo della manovra per orientarla in fase offensiva. In questa difficile estate della Lazio tocca invece a Sarri reinventarsi da mago. Magari con qualche invenzione alla Harry Potter per conformare il più possibile il reparto mediano alle sue necessità in base però ai giocatori attualmente in organico.

Tracce e obiettivi

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Pur con qualche accenno puramente sperimentale al 4-3-1-2, il tecnico sta puntando decisamente sul suo 4-3-3 ben rodato. Questione di equilibri da ritrovare nel contesto di un collettivo che Sarri sta riassestando partendo dalla solidità difensiva. Ma l’idendità della sua nuova Lazio verrà scandita da quanto saprà costruire sul campo. E così la nuova veste della mediana diventa basilare nel nuovo progetto del Comandante a Formello. Dove ha ritrovato allievi che ben conoscono i suoi metodi e schemi come Matteo Guendouzi, Nicolò Rovella, Matias Vecino e Danilo Cataldi. Ma i problemi si infittiscono su quella corsia sinistra. Sarri sta puntando su Fisayo Dele-Bashiru. Che nella passata stagione aveva iniziato in quel ruolo prima che Baroni smontasse il 4-3-3 per affidarsi soprattutto al 4-2-3-1. Il nigeriano ha poi avuto spazio prevalentemente da trequartista in una stagione con lampi pure di rilievo senza però assicurare la necessaria continuità. Riportarlo a metà campo con le consegne più ampie che riguardano pure un apporto costante in copertura non è semplice. Faticò molto Luis Alberto a inserirsi in quelle trame tattiche salvo poi scoprire ulteriori qualità nel suo repertorio. Sarri ha intravisto in Dele—Bashiru le doti per poter arrivare a ricoprire quel ruolo nel suo scacchiere. Il nigeriano si sta applicando con generosità. Ma il percorso è impegnativo e richiede forse tempi più lunghi del previsto. Praticamente a due settimane dal via del campionato, Sarri già dal test inglese di sabato contro il Burnley comincerà a tirare le prime somme. Dele-Bashiru sta avendo difficoltà nel trovare la giusta posizione in campo e a dividersi tra compiti di copertura e di rilancio dell’azione. Il suo apprendistato da tuttocampista è in salita. Sinora la soluzione alternativa nelle varie amichevoli è stata costituita da Vecino. Tre anni fa l’uruguaiano ha ritrovato alla Lazio il tecnico che lo aveva lanciato ad Empoli. Conosce benissimo gli ingranaggi del gioco del Comandante. Non può garantire estro, ma sicuramente ritmo e geometrie. Oltre alla sua esperienza. Inoltre, per caratteristiche, è molto propenso alle incursioni per arrivare al tiro. Una maggiore creatività nel ruolo potrebbe invece garantita spostando Rovella a sinistra. I suoi lanci lungi sarebbero una fonte preziosa per il gioco. Soluzione che non significherebbe mettere da parte l’ex Juventus nel ruolo di play. Diventerebbe invece un’opzione aggiuntiva per il copione del centrocampo. Un’idea che Sarri potrebbe valutare anche in conseguenza dei buoni riscontri offerti dal ritorno di Cataldi dopo la stagione in prestito ala Fiorentina. Il 31enne romano era il regista della Lazio che due anni fa Sarri pilotò al secondo posto. Il suo rientro nel mezzo della mediana è scattato con rassicuranti automatismi tanto da far prospettare un vero e proprio ballottaggio con Rovella in direzione del campionato.

Punto fermo

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Due ruoli su tre, quindi, da assegnare a metà campo. Dove tuttavia appare inamovibile Guendouzi. Non ha concorrenti sulla corsia destra. Il francese è sempre più immerso nel percorso da leader nel Sarri bis. Come soluzione in più in quella zona del campo il Comandante sta testando Belahyane. Arrivato a gennaio per essere un’alternativa a Guendouzi o Rovella, il 21enne marocchino non ha trovato con Baroni lo spazio auspicato. Sarri lo ha spostato, già dal primo giorno di ritiro, da ruolo di play a quello di mezzala, sulla destra dove può rientrare in gioco con la sua duttilità pure Vecino. Senza acquisti, il Comandante deve “inventarsi” qualche idea in più. Per regalare alla Lazio quelle magie che servono a far brillare il suo gioco.

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