Nba, il primo quintetto: Shai, Mitchell, Tatum, Giannis, Jokic. Ecco gli altri

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Nel secondo Brunson, Curry, Edwards, LeBron e Mobley: le scelte sono state effettuate da 100 giornalisti

Riccardo Pratesi

24 maggio - 13:46 - MILANO

Ci sono Jayson Tatum e Donovan Mitchell nel primo quintetto Nba 2024-25 di fianco ai primi tre classificati nella corsa all’Mvp stagionale. L’ala dei Boston Celtics e la guardia dei Cleveland Cavs, gratificati anche per la stagione regolare eccellente delle rispettive squadre, sono stati selezionati - da 100 giornalisti - come i virtuali compagni di squadra di Shai Gilgeous-Alexander, Nikola Jokic e Giannis Antetokounmpo che erano le nominations scontate, di tutti. Tra l’altro stavolta è un quintetto “verosimile” sul piano tecnico, non solo immaginato sulla carta, con Mitchell e Shai sul perimetro, Tatum e il greco come ali e il Joker da centro. 

premio che conta

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L’Nba ha svelato i primi tre quintetti chiudendo così la rassegna dei premi stagionali. Inclusi e snobbati scatenano sempre dibattiti accesi. Questo riconoscimento proclama i primi 15 giocatori della lega, in teoria i primi 15 al mondo. Sottovalutato nell’immaginario popolare perché non ha un vincitore unico, ma è forse il più significativo Nba perché fa il bilancio dell’intera stagione, mentre lo status di All Star, più reclamizzato perché c’è un evento a tema, riguarda solo la prima metà del campionato. Tra l’altro in tanti contratti sono previsti bonus milionari per chi conquista un posto nei primi tre quintetti, oltre la monetizzazione di quello status a livello di sponsor. Poi è ovvio che la stagione Nba si decida ai playoff e che ci siano talenti di “un’altra pasta” quando conta di più, sotto pressione, rispetto a quelli, e ce ne sono, che sembrano fenomeni in stagione regolare, ma poi si inceppano sul più bello. Esistono appunto riconoscimenti ad hoc per la post season: l’Mvp delle due finali di Conference e quello delle Finals. Ma quella è un’altra storia. 

 Jalen Brunson #11 of the New York Knicks reacts during the second quarter against the Indiana Pacers in Game One of the Eastern Conference Finals of the 2025 NBA Playoffs at Madison Square Garden on May 21, 2025 in New York City. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement.   Sarah Stier/Getty Images/AFP (Photo by Sarah Stier / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

secondo quintetto

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Lo compongono, in odine di ruolo, Jalen Brunson, regista dei New York Knicks, Steph Curry, guardia dei Golden State Warriors, Anthony Edwards, guardia dei Minnesota Timberwolves, LeBron James, ala dei Los Angeles Lakers, e Evan Mobley, lungo dei Cleveland Cavaliers. Per LeBron a 40 anni si tratta addirittura della 21ma selezione All Nba di carriera, uno dei suoi mille record. Per Mobley, Difensore dell’anno stagionale, è la prima selezione di carriera. Brunson e Edwards sono ancora in corsa nei playoff, ma sotto 0-2 nelle rispettive finali di Conference, per Curry è l’11ma volta da All Nba. 

Indiana Pacers guard Tyrese Haliburton (0) makes a choke motion towards the New York Knicks after hitting a shot at the end of the fourth quarter of Game 1 of the NBA basketball Eastern Conference final, Wednesday, May 21, 2025, in New York. (AP Photo/Frank Franklin II)

terzo quintetto

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Poche discussioni sui primi due quintetti. I nomi verosimili erano quelli, al di là della preferenza personale del singolo votante. Più controverso il terzo quintetto, come spesso accade. Se lo aggiudicano Cade Cunningham, regista dei Detroit Pistons, Tyrese Haliburton, regista degli Indiana Pacers, James Harden, guardia dei Los Angeles Clippers, Jalen Williams, ala degli Oklahoma City Thunder che hanno esibito il miglior record Nba dopo 82 partite, e Karl-Anthony Towns, lungo dei Knicks. Ecco, le scelte di Harden e Towns scatenano il dibattito sui social media e non solo per il successivo rendimento deludente ai playoff. Per il Barba è la prima selezione dopo gli anni a Houston, la prima dal 2020, ottenuta pur tirando col 41% dal campo e col 35% da 3 punti. Preferito a Trae Young, regista degli Atlanta Hawks, che ha segnato più punti e smazzato più assist (leader stagionale) di lui. Towns vede premiati i numeri offensivi e camuffati quelli difensivi. Fa rumore che resti fuori, rispetto a lui, il centro turco Alperen Sengun, il miglior giocatore degli Houston Rockets che hanno esibito il secondo miglior record della Western Conference. Funziona da sempre così: ogni anno c’è qualche snobbato illustre e chi la prende male, sul personale. Con le conseguenti polemiche dei tifosi delle squadre “penalizzate”. I premi sono assegnati anche per far discutere, dopotutto.

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