L'ex numero 1 del mondo aggiunge un altro record alla sua carriera battendo il polacco in finale nel 250 svizzero (5-7 7-6 7-6)
Luigi Ansaloni
24 maggio 2025 (modifica alle 18:52) - MILANO
Da Amersfoort 2006 a Ginevra 2025. Dopo 21 anni, 24 Slam e 428 settimane passate da numero uno del mondo, Novak Djokovic entra nell’esclusivissimo club della tripla cifra, vincendo il torneo numero 100 della sua incredibile carriera. Un successo fortemente voluto, da Nole, che ha battuto in finale dell’Atp 250 svizzero Hubert Hurkacz col punteggio di 5-7 7-6 (2) 7-6 (2) in tre ore e quattro minuti di gioco. In rimonta, al termine di una partita dura, irregolare, non spettacolare ma per certi versi vibrante, dove a deciderla sono stati pochi momenti, e quando si entra in quel territorio, davvero pochi come Novak. Non solo nel tennis, ma nello sport in generale.
la partita
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Il polacco, come spesso gli succede, l’ha un po' buttata via, soprattutto nel terzo set, che rappresenta un perfetto affresco di gran parte della sua carriera. Un parziale dove Hubi aveva tenuto i primi tre turni di servizio del set a zero, era andato avanti di un break e Nole faticava molto in battuta a sua volta. All’improvviso, sul 4-3, ecco la luce che si spegne: break Djokovic e avanti fino al tie break, il secondo. Si, perché la partita si è decisa veramente sul filo, in quel qualcosa dove il tennis giocato conta fino ad un certo punto, dove entrano in gioco carattere, garra, sangue freddo. Non è un caso che gli scontri diretti tra i due li abbia vinti tutti il serbo (ora 8-0). A Hurkacz, contro Nole, anche questa volta, vanno solo applausi e pacche sulle spalle, ma a festeggiare il titolo, il primo Atp dopo le Finals 2023, è Djokovic. In mezzo c'erano state le Olimpiadi di Parigi, nel 2024, che sembrava poter essere l'ultimo sigillo della sua sterminata collezione di successi. Niente da fare.
traguardo
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Certo, Ginevra magari non è il torneo nel quale l’ex numero uno del mondo voleva festeggiare il numero 100, visto che è “solo” un 250, ma a Nole rimane senza dubbio la soddisfazione di far parte, da ora, di un club che comprende solo Roger Federer (a quota 103) e Jimmy Connors (109). Nella sua testa, l’obiettivo è superarli entrambi, anche se adesso, a 38 anni, il tempo non gioca a suo favore. Ora per Novak c’è il Roland Garros (dovrebbe debuttare lunedì contro Mc Donald), e un altro traguardo da inseguire, lo slam numero 25 in carriera. E fin lì, davvero, non c’è mai arrivato nessuno.