Moto2 Australia: Agius vince, Moreira accorcia su Gonzalez. Moto3 a Rueda

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Nella classe intermedia il brasiliano ha solo 2 punti di distacco dal primo

Federico Mariani

19 ottobre - 07:29 - MILANO

Il Mondiale Moto2 si fa ancora più appassionante dopo il GP d’Australia. A Phillip Island trionfa Senna Agius, dominatore nella gara di casa. Il team Intact festeggia la sesta vittoria stagionale, ma non riceve buone notizie da Manuel Gonzalez. Il leader iridato, solo settimo al traguardo, fa avvicinare ulteriormente Diogo Moreira. Il brasiliano del team Italtrans chiude terzo, preceduto dalla stella emergente David Alonso, e recupera altri sette punti. Ora tra lui e il capoclassifica ci sono solamente due lunghezze. José Antonio Rueda, invece, non deve curarsi degli inseguitori nel Mondiale Moto3: il titolo era già arrivato in Indonesia. Il sigillo iridato, però, non placa la sua fame di vittorie. A Phillip Island lo spagnolo del team Red Bull Ajo Ktm si impone per la decima volta in stagione. Un numero non banale: nella classe minore questa impresa era riuscita a fuoriclasse come Fausto Gresini, Valentino Rossi, Marc Marquez, Joan Mir e il già citato David Alonso. Rueda nega la vittoria all’idolo locale Joel Kelso dopo una sfida intensa. Terzo Alvaro Carpe. 

MOTO2

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La classe intermedia offre una gara divertente lunga 23 giri. Poco entusiasmante la lotta per la vittoria: Agius regola i conti già in partenza, superando Moreira, autore della pole. Dopo qualche tentennamento in avvio, con errori di traiettoria che ricompattano il gruppo, Senna prende il largo e risulta imprendibile. Su questa pista, Agius aveva ottenuto il primo podio iridato nel 2024. La bagarre vera divampa alle sue spalle. Moreira e Gonzalez duellano per la seconda posizione: un risultato prezioso in ottica Mondiale. Tuttavia la piazza d’onore va ad Alonso, a lungo in battaglia con Diogo e Manuel. Il colombiano del team Aspar regola il brasiliano, prossimo pilota Lcr Honda. Va peggio a Gonzalez, che crolla nei giri finali. Lo spagnolo retrocede fino al settimo posto, superato anche da Holgado, Dixon e Baltus. Giornata negativa per Canet, nono e preceduto da Arenas. Non brillano gli italiani: sia Tony Arbolino (17°) che Celestino Vietti (19°) chiudono fuori dalla zona punti. 

MOTO3

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Scintille alla partenza tra il poleman Kelso e Rueda. L’australiano va al comando e imprime un ritmo sfiancante. Lo spagnolo, però, resiste e, al sesto dei 21 giri, si porta in testa. Prende forma un duello durissimo. Non ci sono sorpassi, ma durante tutta la gara i due mantengono un passo insostenibile per la concorrenza. Rueda guadagna nei primi settori di pista; l’effetto scia, invece, aiuta Kelso sul rettilineo finale, consentendogli di limare il gap. Le speranze dei tifosi australiani, a secco in Moto3 dal successo di Jack Miller a Valencia 2014, sfumano all’ultimo giro, quando il nuovo iridato cambia marcia e piazza il decimo sigillo. Emozionante anche la lotta per il terzo posto: la spunta Carpe, che beffa sul traguardo Esteban e Quiles, regalando al team Red Bull Ajo il titolo riservato alle squadre. Disastro per Piqueras. Lo spagnolo, secondo nel Mondiale, sbaglia nei primi giri e chiude 17°, fuori dalla zona punti. Settimo Lunetta, il migliore tra gli italiani. A punti anche Bertelle, 10°, Pini, 12°, Carraro, 13°, e Nepa, 15°.

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