Per il danese affaticamento muscolare, per lo scozzese 6 punti alla caviglia: più facile che in Olanda ci sia solo il primo
Dal nostro inviato Vincenzo D'Angelo
19 ottobre - 10:20 - TORINO
Altri due infortuni. Altri due pilastri rimasti a guardare. È l’immagine del sabato napoletano e anche la fotografia del momento dei campioni d’Italia: vedere Rasmus Hojlund e Scott McTominay seduti uno accanto all’altro, senza poter dare un contributo alla squadra, è stato il primo messaggio negativo di una giornata da dimenticare in fretta, per Conte e per il popolo azzurro. Venerdì pomeriggio, qualche strano sentore che qualcuno dei big non fosse al meglio si era percepito. Ma la doccia gelata è arrivata alla consegna delle distinte. Con Hojlund e McTominay nemmeno in panchina. Il Napoli si è affrettato poi a mandare un comunicato: "McTominay e Hojlund non sono disponibili per il match. Per McTominay trauma contusivo alla caviglia sinistra, per Hojlund affaticamento muscolare alla coscia sinistra". Un bollettino terribile, che di colpo ha privato il Napoli di altri due insostituibili. E delle due armi migliori in fase offensiva.
Niente rischi
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Certo, la sconfitta non può essere solo figlia dell’assenza contemporanea dei due ex United, ma è chiaro che un peso specifico nelle difficoltà – soprattutto offensive – l’ha avuto. E le parole di Conte dopo il match non lasciano neanche pensieri positivi in vista della sfida di Champions di martedì. "Se stavano qua è perché c’era l’intenzione di farli giocare – ha raccontato poi il tecnico del Napoli -. Il problema a Scott è avvenuto giovedì: un taglio in un contrasto, ha dovuto mettere 6 punti alla caviglia. Ieri ha provato in allenamento, poi dopo un po’ ha preferito mettersi in disparte. Stessa cosa per Hojlund, che è arrivato molto stanco dopo la nazionale. Non dimentichiamo che prima di Napoli aveva giocato pochi minuti, ha avuto un piccolo affaticamento al quadricipite". E allora occhio, perché Conte non vuole rischiare e, soprattutto, non ha intenzione di lasciare fuori un giocatore in forma per uno incerottato. Sarebbe un messaggio sbagliato al gruppo. "Come ho già detto quest’anno anche un piccolo affaticamento diventa un problema, il dottore chiede ai ragazzi se conviene rischiare – ancora Antonio -. Stavolta non era il caso di farlo, abbiamo alternative. A casa mia si dice meglio un cavallo sano di uno zoppo. Un giocatore deve sentirsi al 100% se no gioca qualcun altro, abbiamo una rosa all’altezza e abbiamo fatto mercato".
Quanti guai
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Tra due giorni, però, si torna già in campo ed è quindi corsa contro il tempo per il loro recupero. La sensazione, al momento, è che sarà complicato vedere McTominay in campo a Eindhoven – dovrebbe giocare con i punti? -, mentre forse Rasmus potrebbe farcela. Il danese veniva da un momento d’oro – sei gol a ottobre, come lui soltanto Haaland nei top cinque campionati europei tra club e nazionale – e ieri la sua assenza si è sentita parecchio. Senza Scott e Hojlund, Conte perde le prime due armi offensive del suo Napoli. E anche la manovra ne risente. Gilmour ieri ha provato a fare il Lobotka, ma l’impresa appare ancora troppo ardua per lo scozzese. Lobo è il centro di gravità del Napoli da ormai quattro stagioni e rimarrà fuori fino alla prossima pausa. Conte spera di recuperare almeno Rrahmani per l’Inter, dopo aver ritrovato ieri Buongiorno. Sì, anche la difesa ha bisogno dei suoi pilastri per rialzare il muro e sentirsi più protetta. Ma per Eindhoven niente alibi: serve il miglior Napoli per ripartire.