Il brasiliano è una pedina troppo importante nello scacchiere bianconero, senza di lui il tecnico ridisegna tutta la squadra
L’antidoto contro la pareggite e l’infortunio al menisco di Gleison Bremer consigliano il più classico dei cambi di stagione. Igor Tudor pensa a una Signora inedita per l’appuntamento dell’ora di pranzo sul lago di Como. I giocatori sono più o meno gli stessi, ma l’abito sarà completamente differente. Dal vestito lungo alla minigonna. Il Mr Wolf di Spalato, specializzato nel gestire le emergenze, è pronto a rivoluzionare l’assetto. Al posto dell’amata difesa a tre, marchio di fabbrica della sua carriera, una linea a quattro. Cambia il muro e anche il telaio: dal 3-4-2-1 a un 4-2-3-1/4-3-3 più offensivo con Jonathan David confermato nel ruolo di centravanti. Un segnale alla truppa: il momento è difficile dopo cinque pareggi consecutivi e la mazzata di Bremer, ma invece di subirlo proviamo ad attaccarlo. Tra Como (oggi), Real Madrid (mercoledì) e Lazio (la prossima domenica) la Juventus non si gioca tutto, ma tanto sì, e l’allenatore bianconero ha deciso di puntare sul coraggio dei tempi d’oro. Un passo indietro nei principi per compierne uno in avanti a livello di risultati. Tudor non è dogmatico, però la difesa a tre è un po’ la sua coperta di Linus. Raramente la abbandona e se lo fa, come è successo nel finale dello scorso campionato, è perché si rende conto che il cambio è necessario per permettere ai suoi ragazzi di esprimersi al meglio. Questione di caratteristiche ed efficacia. E adesso più che mai, la Signora ha bisogno di una vittoria per agganciare le prime della classe.
IN 4 PER BREMER
—
Dove finisce la tattica, iniziano la psicologia e il pragmatismo del tecnico croato. Un clone di Bremer in rosa non c’è e ai box c’è anche Juan Cabal, più o meno la maledizione dello scorso autunno che si ripete. E così, piuttosto che arrangiare più di un giocatore, Tudor si adatta ai suoi uomini. Oggi Di Gregorio non avrà il leader brasiliano a protezione della sua porta, ma una difesa a quattro: Kalulu e Cambiaso terzini con Gatti in coppia con Kelly in mezzo.

FIDUCIA A DAVID
—
Tudor riparte dalla difesa a quattro e da David. Il canadese ha segnato al debutto in Serie A contro il Parma, poi ha risentito delle continue rotazioni con Dusan Vlahovic e Lois Openda al punto da fallire delle occasioni con Villarreal e Milan che normalmente avrebbe realizzato a occhi chiusi. Dal Canada è tornato senza reti, anche se in realtà una molto bella gli è stata annullata ingiustamente dal Var. Adesso a David serve una scintilla, un gol al Como. Toccherà all’intoccabile Kenan Yildiz, a Teun Koopmeiners e a Francisco Conceicao accendere e supportare la punta arrivata in estate dopo lo svincolo dal Lilla. Cross bassi e combinazioni nello stretto per sorprendere la squadra di Fabregas. "Il Como è una finta piccola, ha investito tanto e i giocatori li ha scelti tutti l’allenatore, una bella cosa", ha sottolineato il tecnico juventino lasciando trasparire per la prima volta pubblicamente qualche prurito di mercato. Non è un mistero, del resto, che Tudor avrebbe voluto un mediano e un laterale destro in più.
SMS A PLATINI E TREZEGuet
—
Sicuramente Igor si tiene stretto Yildiz ed è orgoglioso del lavoro svolto con il dieci. Al punto da rispondere a due grandi leggende bianconere la scorsa settimana protagoniste al Festival dello Sport di Trento. David Trezeguet ha detto che vedrebbe bene in coppia Vlahovic e David, mentre per Michel Platini l’erede Kenan Yildiz deve sempre giocare al centro e non defilato come contro il Milan. "Il bello del calcio – conclude Tudor - è che parlano tutti e ognuno ha la propria idea: rispetto tutti. Yildiz, a parte contro il Milan o in nazionale dove sta facendo grandi cose, gioca sempre in mezzo. Se Yildiz è il problema, non abbiamo problemi".