L'australiano, che non perde mai occasione per polemizzare contro Sinner, ha annunciato la rinuncia al torneo londinese: "Ma è solo un piccolo incidente di percorso"
Lorenzo Topello
3 giugno - 10:46 - MILANO
Il tratto in comune fra la stagione sul rosso e quella sul verde è l'assenza di Nick Kyrgios. Il classe '95 guarderà dal divano anche il prossimo torneo di Wimbledon, dopo aver saltato gli appuntamenti sulla terra. Qualche tempo fa pubblicava un video di allenamento con la didascalia provocatoria: "Dovrei presentarmi a Roma?", ma il problema non si è posto minimamente. A Parigi doveva sbarcare per il torneo di doppio insieme al connazionale Thompson, ma anche stavolta ha dovuto alzare bandiera bianca. E ora è ufficiale il forfait pure in vista di Wimbledon: "Mi dispiace davvero deludervi" ha scritto Kyrgios su Instagram. Nel post affidato ai social, l'australiano prosegue: "So quanto tutti eravate impazienti di vedermi di nuovo in campo. Ma è solo un piccolo incidente di percorso e sto già lavorando duramente per tornare più forte che mai".
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L'astinenza dalle partite ufficiali a dire il vero assomiglia a qualcosa di più di un incidente di percorso, se è vero che Kyrgios, alle prese coi postumi dell'operazione al polso destro che non gli ha dato tregua negli ultimi tempi, non gioca un match dal Masters 1000 di Miami. Dopo aver vinto la sfida d'esordio contro McDonald, in Florida ha rimediato un ko amaro con Khachanov, rimanendo in partita solo un set (il primo: 6-7) e incassando un doloroso 0-6 nel secondo. Insomma, il Kyrgios giocatore continua a praticare l'astinenza dai campi, mentre il polemizzatore social non ha perso occasione, negli ultimi mesi, per dare ancora fiato alla bocca: "Può il numero 1 al mondo essere così ingenuo?" commentava piccato dieci giorni fa contro il bersaglio preferito, Jannik Sinner, riguardo all'arcinota vicenda Clostebol. I tweet e le sparate al microfono sono la magrissima consolazione dell'influencer che parla tanto ma non gioca mai. E anzi, probabilmente accusa anche il dolore di dover saltare Wimbledon, il torneo che gli ha regalato la più grande soddisfazione in carriera: nel 2022 raggiunse la finalissima, spegnendosi contro Djokovic dopo aver giocato alla pari nella prima parte del match. Da lì in poi solo un titolo, il 500 di Washington. Poi solo buio, infortuni e rancore. In ordine sparso.