Il Toro, in panchina per 90 minuti, ha visto svanire per la seconda volta il sogno scudetto all'ultima giornata
Il sogno scudetto dell’Inter è stato spazzato via dal vento del Sud arrivato fino a un ramo di lago. Frattesi, Bastoni, Lautaro e la truppa nerazzurra hanno seguito Napoli-Cagliari attraverso lo schermo di uno smartphone posizionato in panchina, giù in basso, ovviamente nascosto, in un via vai di sguardi dove Como-Inter interessava più o meno a nessuno.
le lacrime di lautaro
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Alla fine, 21 minuti dopo il vantaggio di De Vrij, McTominay ha spazzato via la speranza a mo' di tornado. Lautaro, rimasto in panchina tutta la partita e preservato ancora una volta in vista della finale, ha realizzato la delusione in un pugno di secondi trovandosi spiazzato. Magari dopo aver visto Lukaku segnare il 2-0 nello stesso momento in cui Correa infilava Butez per il raddoppio. Cosa resta di questo scudetto sfumato all’ultima curva? Il secondo di Inzaghi e di gran parte della rosa. Le lacrime di un Toro ferito che a fine partita, triste solitario y final come scriveva Osvaldo Soriano, si è coperto gli occhi lucidi con le mani. È rimasto in panchina per qualche minuto incrociando lo sguardo dei compagni, poi si è avviato sotto la curva insieme agli altri. Il manifesto di una squadra che ci credeva e ci ha creduto fino all’ultimo minuto, affidandosi ai miracoli iniziali di Alen Sherri e al fortino del Cagliari, tenuto su poco più di mezz’ora.
partite maledette
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Lautaro ha perso il secondo scudetto all’ultima giornata. Da Bologna-Inter a Inter-Lazio. Sul cammino della banda Inzaghi c’è sempre stata una partita maledetta. L’errore di Radu e il rigore di Pedro, il gol di Arnautovic in rossoblù e il penalty causato da Bisseck. Dettagli che hanno pesato come macigni. A fine partita Barella è stato il primo ad abbracciare i compagni: ha dato il cinque ad Acerbi, stretto il braccio intorno al collo di Correa - all'ultima con l'Inter - e non s'è accasciato a terra. Le lacrime di Lautaro, infine, hanno riassunto tutto, così come i dieci minuti di "colloquio" tra i tifosi e la squadra a fine partita, sotto la gradinate del Sinigaglia. Gli ultrà hanno accompagnato la squadra negli spogliatoi cantando "ce ne andiamo a Monaco". L'ultima fermata di una stagione infinita dove Lautaro e l'Inter tutta sperano in un altro tipo di lacrime.