Butler trascina i Warriors a Los Angeles: ai Lakers non basta un super Doncic da 43 punti

9 ore fa 1

Senza l’acciaccato LeBron James ai gialloviola manca troppo per competere alla pari con l'avversaria

Riccardo Pratesi

Collaboratore

22 ottobre - 07:32 - MILANO

Occhio al “caos organizzato” dei Warriors. Curry lo definisce così dopo la vittoria comoda 119-109 di Golden State a Los Angeles, a casa Lakers, la prima notte della stagione Nba 2025-26. I Dubs fanno un figurone trascinati dai 31 punti di Jimmy Butler, equilibrati attacco/difesa, con tanti veterani con abitudini vincenti sul parquet e con quel pizzico di spregiudicatezza e irriverenza offensiva che da sempre li caratterizza negli anni con Coach Kerr. E i Lakers? Doncic è il miglior giocatore sul parquet e non di poco. Straripa persino oltre i 43 punti a tabellino, ma senza l’acciaccato LeBron James ai gialloviola manca troppo per competere alla pari con un’altra rappresentante dall’aristocrazia della Western Conference. Però queste due squadre, entrambe, ai playoff 2026 - segnatevelo - non le vorrà incrociare nessuno. 

LUCI WARRIORS

—  

Nulla che debba sorprendere, hanno ripreso da dove avevano lasciato prima dell’infortunio ai playoff ’25 di Curry. Dunque dal 23-8 di record dal 7 febbraio, dall’arrivo di Butler, dalla vittoria su Houston in post season. Jimmy Buckets e Curry sono fatti l’uno per l’altro sul parquet: l’ex Miami guadagna e segna una marea di tiri liberi e ha cura della palla, Steph è immarcabile sul perimetro e muovendosi senza palla. E Kuminga e Hield, determinanti nel 3° e nel 4° periodo, rispettivamente, in attacco sono variabili, ma valore aggiunto. Non costanti, però comunque determinanti. L’aggiunta rispetto alla scorsa stagione poi non è da poco: Horford è un lungo migliore di Looney in assoluto anche in versione crepuscolare e in particolare nel sistema Dubs perché è più alto, tira meglio da fuori ed è un passatore migliore. I Warriors sono vecchi, ma occhio a non sottovalutarli se restano in salute, anche in prospettiva anello. Sono profondi come rotazione, oltretutto: stavolta mancava Moody, un possibile titolare. 

OMBRE LAKERS

—  

 Doncic sta giocando la miglior pallacanestro della sua carriera. Dice tutto, perché sinora non è che avesse giochicchiato. Immarcabile in attacco, va forte a rimbalzo, smazza assist. E difende, udite udite, più che decentemente. 43 punti, 12 rimbalzi e 9 assist: favoloso. Ma senza LeBron sarebbe servito un Ayton migliore di quello pasticcione di stanotte e le 19 palle perse e gli 11 tiri liberi sbagliati non hanno aiutato, oltretutto. Austin Reaves ha portato 26 punti alla causa e Marcus Smart i suoi istinti da battaglia però non è bastato. Ai Lakers sarebbe servito quel quarantenne con la barba, gli occhialini e le catenone seduto a bordocampo, fermo per sciatica. Tornerà, presto. Sono da corsa al completo perché sono la squadra capace di ottenere le testa di serie n.3 a Ovest la scorsa stagione con in più un Doncic dimagrito e rigenerato e con Ayton e Smart come aggiunte rispetto ad allora.

LA PARTITA

—  

 Lakers con Gabe Vincent in quintetto al posto dell’infortunato LeBron, Warriors con Podziemski e Kuminga tra i primi cinque e Green da centro. Smart è il sesto uomo gialloviola. Payton e Hield i primi cambi dalla panchina ospite. Dopo 7’ della nuova stagione arriva il primo fallo tecnico a Green, riesce a beccarlo dalla panchina. Certe cose non cambiano mai…Golden State avanti 28-22 a fine 1° quarto chiudendolo con la difesa a zona. Butler con 12 punti nei primi 12’ di gioco, Doncic con 10. Otto palle perse dei californiani, troppe. Una tripla di Curry vale l’allungo ospite del 45-35, mai Lakers restano in scia e la tripla di Hachimura vale il sorpasso sul 51-50. All’intervallo la squadra di San Francisco è poi avanti 55-54. Partita intensa, atmosfera da playoff. Doncic con 22 punti, immarcabile. 73-58 Warriors grazie al grande inizio di ripresa di Kuminga – da 13 punti nel 3° periodo – e Butler tocca il 14/14 ai tiri liberi. Addirittura +17 sul 78-61, poi 90-79 dopo 36’. Hield comincia a bersagliare da 3 punti, i Warriors hanno troppe più soluzioni offensive rispetto agli avversari. I Lakers comunque tornano sotto 99-105 a 4’ dalla fine, ma una tripla di Green e una penetrazione a canestro di Butler chiudono la partita. Poi la solita implacabile tripla di Curry manda tutti a nanna, a Los Angeles. 

Los Angeles: Doncic 43 (15/17,, 2/10, 7/10 t.l.), Reaves 26, Ayton 10. Rimbalzi: Doncic 12. Assist: Doncic/Reaves 9. 

Golden State: Butler 31 (6/12, 1/2, 16/16 t.l.), Curry 23, Kuminga/Hield 17. Rimbalzi: Kuminga 9. Assist: Green 9.

Leggi l’intero articolo