Zero sorrisi, prove di gol e un Cicerone speciale: i primi giorni di Jonathan David alla Juve

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Come "Iceman" si sta adattando alla realtà bianconera e agli allenamenti di Tudor

Fabio Russo

Giornalista

30 luglio - 19:19 - MILANO

Diretto, concreto, concentrato. Sguardo fisso e pochi sorrisi. Così com'è apparso davanti ai microfoni, Jonathan David si è presentato nel mondo Juve. Focus solo sul campo... e sulla porta. Perché anche se sono solo i primi allenamenti stagionali, il canadese non deroga al suo primo comandamento: fare gol.

il rapporto con weah

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È un vecchio amico a fare da cicerone a David nell'universo juventino. Non c'è foto o video che non ritragga il nuovo centravanti bianconero accanto a Timothy Weah: nonostante l'americano sia in uscita, è lui a guidare il neoacquisto in ogni suo movimento. D'altronde, i due hanno già condiviso per 3 anni lo spogliatoio del Lilla, con il quale si sono tolti pure lo sfizio di vincere la Supercoppa di Francia 2021 contro il Psg. "Jonathan David è il mio migliore amico nel calcio - aveva confessato Weah nell'inverno scorso a The Athletic -. Mi fa sempre un sacco di domande sulla Juve e gli ho detto che se verrà qui avrà da lavorare duro". Al canadese, comunque, lo spirito di sacrificio non manca.

i primi allenamenti 

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Che siano le ripetute di fondo o sul breve, il riscaldamento o gli esercizi di tecnica, nelle giornate alla Continassa di Jonathan David non c'è spazio per nessuna distrazione. Pochissime parole, nonostante il rapporto fraterno con l'amico ritrovato, e praticamente nessun sorriso. E quando il pallone inizia a rotolare, il nuovo centravanti non perde tempo per mettere in mostra il suo repertorio, tra colpi di tacco nel torello e finalizzazioni precise in partitella. "Da centravanti", come ha precisato in conferenza stampa sul ruolo in cui Tudor lo sta testando. E questi suoi primi giorni di Juve stanno confermando quanto già si diceva su di lui: Jonathan David la porta la prende quasi sempre. È reduce da tre stagioni consecutive da almeno 25 gol, nei suoi ultimi 5 campionati in Francia solo Ben Yedder (28%) e Lacazette (26%) hanno avuto una percentuale realizzativa più alta di lui (23%). Per capirsi, il suo attuale compagno di reparto alla Juve, Dusan Vlahovic, realizza il 33% in meno del canadese: al lui servono 8,3 tiri per fare una rete, all'ex Lille 5,5. E David, in questi primi giorni di Juve, non si sta smentendo. Poi, sguardo fisso e via di nuovo verso la metà campo per iniziare una nuova azione. D'altronde, non è soprannominato Iceman per caso...

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