Allegri: "Questo Milan ha tanta qualità. La testa è giusta, ma ora arrivano le partite vere"

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Il bilancio del tecnico rossonero dopo la tournée tra Asia e Australia: "Abbiamo lavorato bene, felice per l’atteggiamento. Più avanti conterà la capacità di reagire nei momenti difficili"

Dal nostro inviato Andrea Ramazzotti

1 agosto - 07:20 - PERTH (AUSTRALIA)

Considerato il valore delle avversarie affrontate, in particolare l’Arsenal e il Liverpool, e una rosa ancora incompleta a causa delle assenze (Modric e Gimenez sono in vacanza ) o degli acquisti non ancora perfezionati (almeno un attaccante da area di rigore, un centrocampista e un terzino destro o un centrale), Massimiliano Allegri è rimasto soddisfatto dal comportamento della sua squadra nella dispendiosa tournée in Asia e Australia. Anche non volendo dare troppa importanza alla schiacciante affermazione di ieri contro il Perth Glory, avversario troppo inferiore quanto a caratura tecnica, il comportamento dei rossoneri è stato molto buono e i principi tattici che il tecnico di Livorno ha iniziato a trasmettere fin dal 7 luglio, il giorno del primo allenamento a Milanello, in campo sono stati messi in pratica. 

cambio di 'chip'

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Dopo un 2024-25 nel quale Maignan e compagni hanno chiuso il campionato all’ottavo posto, senza riuscire a centrare la qualificazione alle prossime coppe europee, non era scontato che tutto filasse nella maniera giusta. E invece l’avvento di Max a Milanello ha cambiato il 'chip' nella testa dei calciatori, che si sono liberati delle scorie dell’ultima stagione e hanno ripreso a esprimere il loro potenziale. D’accordo, siamo ancora all’inizio del lavoro e i giudizi del calcio estivo possono essere smentiti dai risultati quando in palio ci saranno i tre punti. I primi passi però sono stati mossi nella direzione giusta. Quella del riscatto. E ciò conforta non poco la dirigenza di via Aldo Rossi. Pronunciare la parola scudetto resta vietato e il basso profilo è un diktat al quale tutti si sono uniformati. L’obiettivo ribadito dalla società e dall’allenatore è quello di centrare la qualificazione alla prossima Champions, ma le sensazioni sono positive e stasera la squadra atterrerà all’aeroporto di Malpensa con molte più sicurezze rispetto a quelle con cui era partita lo scorso 19 luglio.

Allegri, adesso vi godrete qualche giorno di vacanza, ma intanto è andata in archivio una tournée con tanti chilometri di volo e pochi allenamenti. Qual è il suo bilancio? 

“Da quando abbiamo iniziato, abbiamo fatto tre settimane, anzi venticinque giorni (i test atletici sono iniziati il 4 luglio, ndr), di buon lavoro e il nostro è stato un buon tour, caratterizzato da discrete prestazioni nelle tre amichevoli che abbiamo disputato. Ci siamo allenati bene e quando riprenderemo martedì, bisognerà pensare che dopo poco inizierà la stagione. Da quel momento in poi cambierà tutto”. 

Si aspettava di essere a questo punto del lavoro, anzi diciamo... a buon punto, considerando le difficoltà della passata stagione e un mercato che ancora non è stato concluso? 

“Sono soddisfatto soprattutto per l’atteggiamento della squadra. Questo è un gruppo dove ci sono giocatori di grande valore e nel calcio ci stanno delle annate dove non tutto ti va bene. Il loro valore, però, i calciatori non lo perdono se un anno le cose non vanno come uno spera. I ragazzi hanno ripreso facendo un buon lavoro e sono molto contento. Bene così, ma adesso serve aumentare la tensione a livello mentale perché presto inizieranno le partite vere. La prima da dentro o fuori sarà quella di Coppa Italia contro il Bari e poi una settimana dopo ci sarà l’esordio in campionato. Dovremo farci trovare pronti”. 

È legittimo per i tifosi rossoneri essere ottimisti e sperare di dimenticare un 2024-25 molto amaro? La strada è quella giusta? 

“Lo vedremo quando arriveremo alla fine. Bisogna fare sempre un passo alla volta, pensare di partita in partita, di giorno in giorno. Dobbiamo lavorare serenamente e con grande equilibrio. Senza esaltarsi quando le cose vanno bene perché nell’arco di una stagione ci saranno sicuramente momenti di difficoltà”. 

E sarà in quelle occasioni che lei vorrà vedere il vero Milan... 

“Esatto. Nel calcio quando ci sono i periodi difficili bisogna essere bravi a non farsi trascinare nella depressione o nell’autolesionismo. L’ho già detto e lo ripeto: i giocatori bravi i loro valori li hanno a giugno, a dicembre e anche il giugno successivo. Quelli scarsi, invece, sono scarsi a giugno, a dicembre e pure sei mesi dopo. Quindi a livello mentale bisogna essere bravi a mantenere l’equilibrio e a tenere ben presente che il campionato è una crociera di trentotto partite dove dobbiamo viaggiare sempre alla stessa velocità per ottenere determinati risultati”. 

Per il momento però le cose stanno andando come lei sperava a livello di entusiasmo recuperato e di prime prestazioni sul campo? 

“Sì, i ragazzi stanno lavorando bene, con grande serietà e con entusiasmo, che è la cosa più importante. Quella contro il Perth Glory era l’ultima gara di questa tournée e di solito l’ultima partita dopo diversi giorni trascorsi in giro per il mondo viene presa un pochino sottogamba. Invece la squadra è stata molto brava perché ha approcciato il match seriamente ed è stata una bella serata per lo sport, qui in Australia dove abbiamo tanti tifosi. Siamo contenti”. 

In attesa di tornare a San Siro da tecnico del Milan, ha apprezzato che i 25.000 tifosi di Perth abbiano incitato lei e i suoi giocatori? Qui vi aspettano per il match di campionato contro il Como a febbraio, sempre che la Uefa dia il suo via libera... 

“Siamo stati accolti molto bene, lo stadio era pieno e c’era entusiasmo. Ringraziamo tutti per il calore che ci hanno dimostrato in Australia e per le strutture molto buone nelle quali ci siamo potuti allenare. Ora però bisogna mettere da parte questo primo mese di lavoro e pensare alle due amichevoli che avremo a Dublino (sabato contro il Leeds, ndr) e a Londra (il giorno successivo a Stamford Bridge con il Chelsea, ndr). Perché dopo quelle ci sarà la Coppa Italia e da lì in poi sarà vietato sbagliare”.

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