Vanoli: "L'Inter ha fatto un capolavoro. Come sto io? Bene e anche la squadra"

4 ore fa 2

Il tecnico granata, alla vigilia della sfida coi nerazzurri, fa i complimenti alla squadra di Inzaghi: "Col Barça due partite incredibili". E sul malore avvertito durante la sfida col Venezia rassicura tutti: "Se sono qui vuole dire che va tutto bene"

dal nostro inviato Mario Pagliara

10 maggio - 12:51 - TORINO

"L’Inter ha fatto un capolavoro". Comincia da qui Paolo Vanoli, e forse è pure inevitabile, alla vigilia della sfida di campionato contro i nerazzurri freschi di accesso alla finale di Champions. "Voglio fare i complimenti all’Inter, ai giocatori e al mister perché hanno raggiunto un traguardo importante con due partite incredibili, molto belle per il calcio – prosegue Vanoli -. Noi domani abbiamo una partita che si motiva da sola contro una grande squadra, ma saremo carichi e pronti. Dobbiamo continuare il nostro percorso di crescita". 

STO BENE

—  

In questa vigilia di campionato, Paolo Vanoli torna a parlare pubblicamente per la prima volta dopo la partita con il Venezia e il malore accusato alla mezzora del secondo tempo. "Sto bene, se sono qui a parlare significa che sto bene", racconta sorridendo l’allenatore del Torino. "Voglio ringraziare lo staff sanitario del Toro e il personale della Croce Rossa che sono intervenuti in maniera efficace, allo stadio, subito dopo il malore. Non me l’aspettavo, ma sono stato travolto da un mare di affetto e ne approfitto per ringraziare tutti, perché non sono riuscito a rispondere a tutti". Vanoli sta bene come la squadra. "Anche la squadra sta bene, abbiamo recuperato Ricci, Linetty, Casadei è stato fermo i primi due giorni perché aveva un piccolo sovraccarico al polpaccio ma sta benissimo. Dobbiamo valutare solo Sosa, Karamoh che ieri ha avuto un inizio di pubalgia e penso che non sarà a disposizione. Credo che anche Pedersen non ci sarà, perché ha avuto un trauma facciale". 

Paolo Vanoli, head coach of Torino FC, and Yann Karamoh of Torino FC during a Torino FC training session at Stadio Filadelfia in Turin - Wednesday May 7, 2025. Sport - soccer  (Photo by Nicolo Campo/LaPresse)

SUPERGA E GIOVANI

—  

Il 4 maggio ha vissuto la sua prima volta a Superga da tecnico del Toro. "Il 4 maggio ho vissuto la storia, la cosa più forte è stato il rumore del silenzio davanti alla lapide quando Duvan ha letto i nomi". E da qui si ricollega per assicurare che "fino all’ultima giornata questa squadra vuole non tradire i valori di questo club". Domani è possibile il lancio dal primo minuto di qualche giovane, buone possibilità pare ci siano per Dembelé. "Se dovesse giocare Dembelé, sarebbe un passo in più sul piano dell’esperienza. L’ho sempre detto, siamo importanti tutti". In settimana, Paolo Pulici è stato ospite al Filadelfia. "È stata una grande emozione, il Filadelfia è casa loro – dice Vanoli -. Ospitare queste persone può essere solo un piacere e un onore. Se vogliamo costruire il futuro non dobbiamo dimenticare il passato: è stato bello, bellissimo, poterci parlare".

LA SERIE A

—  

L’arrivo dell’Inter in finale di Champions per la seconda volta in tre anni spinge a una riflessione sul valore del nostro campionato. Negli ultimi anni, ad esempio, la Fiorentina è sempre arrivata in fondo alla Conference (due finali e una semifinale), la Roma due anni fa ha perso la finale di Europa League vinta un anno fa dall’Atalanta. "Il nostro è un campionato affascinante e difficile – commenta di slancio Vanoli -. In Italia siamo tutti allenatori, siamo tutti critici, tendiamo a guardare sempre le cose che non vanno. Se invece guardiamo al percorso fatto in Europa dalle squadre italiane significa che la Serie A è ancora affascinante, è molto difficile tatticamente ed è ambita sempre da tutti".

Leggi l’intero articolo