Una laurea, tanta gavetta, tanti miracoli: Paleari, il paratutto del Toro forgiato da Allegri

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Decisivo nella vittoria sul Genoa con due miracoli nel finale, ha iniziato come terzo del Milan nel 2011. Poi tanta gavetta, ora l'occasione sfruttata dell'infortunio di Israel

Dal nostro inviato Gregorio Spigno

27 ottobre - 08:53 - TORINO

Tre partite basteranno per entrare nella storia di un club? No, alle volte anche soltanto una può essere sufficiente. E se parlare di “storia” rischia di diventare un qualcosa di esagerato, è possibile limitarsi a quella presente. Che parla, spiega, chiarisce. Dice che a Torino l’uomo del momento porta un nome ed un cognome molto preciso: Alberto Paleari. L’eroe che non ti aspetti, il gregario, il 12º travestito da protagonista assoluto che contro il Genoa ha approfittato alla grande dell’assenza del portiere titolare Israel contribuendo profondamente alla vittoria in rimonta dei granata con due parate determinanti a tempo scaduto. Che a tutti gli effetti possono essere definite miracolose. La prima lanciandosi contro il tiro a botta sicura di Vitinha, la seconda cancellando clamorosamente un gol fatto a Cornet. Una storia particolare, quella di Paleari, portiere che in Serie A ha debuttato solo a 28 anni. Proprio con la maglia… del Genoa.

maturità

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Sul viso, Paleari porta le rughe della gavetta. Pontisola, Tritium, Virtus Verona, Giana Erminio, Cittadella, Benevento. Nel mezzo, una parentesi scudettata e persino una laurea (in scienze motorie). Perché? Bisogna tornare indietro al 2011, quando il portiere granata faceva parte delle giovanili del Milan e Massimiliano Allegri lo portava in panchina come 3º dietro ad Abbiati e Amelia. Qualche convocazione che è bastata per comparire ufficialmente nel palmares dei rossoneri campioni d’Italia. La carriera, in provincia, è decollata in seguito. Precisamente a Cittadella, dove Paleari si è imposto come il miglior portiere della Serie B nella stagione 2018-19 guadagnandosi la chiamata del Genoa in A. Con cui per la prima volta debutta nella massima categoria, prima di essere ceduto nuovamente in B al Benevento. Fino al presente granata, 3 partite in totale e due miracoli decisivi contro l’ex Genoa. Da 3 punti. “Per chi gioca meno non è mai facile farsi trovare sempre pronto - ha confessato Paleari dopo la sfida da protagonista -, ma lavorando con costanza come al Genoa dove facevo la riserva di Perin… È stato bellissimo”.

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