Il post partita dell'allenatore azzurro è stato pieno di spunti e di riferimenti tra le righe. Dalle frecciate per Lautaro a quelle per Marotta e anche per Chivu
Antonio Conte ha passato il post partita di Napoli-Inter a scagliare frecce. Ha imbracciato l’arco, ha individuato i bersagli e ha preso la mira. Nel mirino è finito Lautaro, che durante la gara ha litigato con suo vecchio tecnico dandogli del “cagòn”, del codardo, rispolverando vecchie ruggini interiste di cinque anni fa. Non solo. L’allenatore azzurro ha punzecchiato Marotta e indirettamente anche Cristian Chivu, perché dietro quel “non ho mai chiesto ai presidenti di farmi da papà” c’è ovviamente il tecnico interista.
dietro le parole di conte
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La premessa è d’obbligo: tra Juve e Inter ci sono state varie occasioni in cui Conte è stato “protetto” da Marotta. Si va da un Siena-Juve del 2012 a un Genoa-Juve dell’anno successivo, passando per una sfida col Borussia Dortmund in Champions nel 2019: “Non mi piace che ogni volta debba venire io a metterci la faccia. Qualcuno della società dovrebbe venire qui a parlare”. Per questo quel “mi sono sempre difeso da solo” stona un po’. Tuttavia, tra le righe, c’è anche un riferimento a Chivu: “Una grande squadra deve chiedersi quali siano le ragioni per cui ha perso e non appellarsi agli errori altrui”. Un messaggio indirizzat soprattutto a Marotta, che una decina di minuti prima aveva parlato del "rigore che aveva indirizzato la partita", ma anche per Chivu e i suoi tre gol incassati. Due di questi a seguito di una fragilità difensiva riemersa di prepotenza dopo sette vittorie consecutive.
nel mirino
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Conte ha fatto leva anche sulle qualità della rosa dell’Inter: “E’ fuori portata rispetto alle altre. Aver vinto con tutte le difficoltà è tanta roba. Oggi mancavano Hojlund, Lobotka, Rrahmani, Meret, Lukaku e poi De Bruyne a gara in corso”. Chivu ha lasciato correre. Quando gli hanno fatto notare le parole di Conte ha risposto così: “Sto cercando di cambiare le cose, ma per ora lotto da solo. Siamo sempre abituati a piangere e lamentarci e per me dobbiamo evolverci. Finché sarò qui farà questo, non mi interessa cosa pensano gli altri di me”. L'ultima freccia di Conte è stata per Lautaro. I due nel 2021 avevano discusso dopo una sostituzione dell'argentino. Antonio gli diede del "fenomeno del ca...", il Toro rispose a tono. Sabato, dopo lo scambio di insulti, Conte ha parlato così di lui: "Lautaro è un ottimo calciatore, ma dal punto di vista umano non ho avuto modo di conoscerlo così bene".


