Truffa dello specchietto, vecchia ma sempre efficace: come riconoscerla e difendersi

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Una truffa trasversale che può colpire chiunque, dai personaggi famosi agli anziani che viaggiano soli in auto. Ecco come funziona e cosa fare per non finire nella "tela" dei truffatori

Giuseppe Biondo

31 ottobre - 19:13 - MILANO

È un “evergreen” delle truffe, quella dello specchietto, vecchia ma (purtroppo) sempre efficace e per questo tra le più diffuse in Italia. Un urto e uno specchietto spesso già rotto e il “set” dei truffatori da strada è pronto per la messinscena. Con tutti i rischi del caso per il malcapitato: dalla richiesta di risarcimento in contanti, “gentile” concessione del delinquente per evitare alla vittima l’intervento dell’assicurazione e l’aumento del premio, al furto vero e proprio. Ma cos’è e come funziona la truffa dello specchietto? E come difendersi?

COME FUNZIONA LA TRUFFA DELLO SPECCHIETTO

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Negli anni, la truffa dello specchietto è stata applicata con modalità diverse. La più comune vede i truffatori prendere di mira principalmente anziani o persone in auto da sole. Scelto l’obiettivo, fingono che la vettura della vittima abbia urtato la loro simulando l’impatto con un oggetto, come un piccolo sasso o una noce, lanciato sulla portiera. A questo punto il truffatore convince la vittima ad accostare e dà il via alla messa in scena, mostrando lo specchietto (già) rotto a causa del (finto) impatto. L’obiettivo è chiaro: convincerlo di aver provocato il danno per estorcergli del denaro. Una pratica da risolvere senza coinvolgere le assicurazioni ma subito con 50 o 100 euro in contanti, per evitare lungaggini e soprattutto che l’intervento della compagnia faccia scattare l’aumento della classe di merito e del premio assicurativo per la vittima. C'è poi il furto, o rapina con la tecnica dello specchietto: un primo malvivente urta il retrovisore nel traffico, e un secondo, complice del primo, affianca l’auto nel momento in cui il conducente sporge la mano dal finestrino per sistemare lo specchietto o per inveire, strappandogli l’orologio dal polso.

RICONOSCERE LA TRUFFA DELLO SPECCHIETTO

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Parlando del metodo più diffuso, riconoscere la truffa dello specchietto è relativamente semplice a patto che si rimanga sufficientemente lucidi. Lo specchietto dell’auto del truffatore è già rotto, dunque il danno è "vecchio” o spesso incoerente con la dinamica del presunto impatto. Inoltre, essendo l’urto solo simulato, sull’auto della vittima non c’è alcun danno. I truffatori poi hanno molta fretta di concludere, per cui sono disposti a trattare sull’importo del risarcimento, possono apparire agitati e non vogliono che intervengano le forze dell’ordine.

DIFENDERSI DALLA TRUFFA DELLO SPECCHIETTO

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Per difendersi dalla truffa dello specchietto è necessario anzitutto mantenere la calma. Non è semplice, specie se si finisce nella “tela” di un truffatore navigato, il quale peraltro darà fondo alla propria esperienza per impedirvi di fotografare le vetture e i (presunti) danni, e di chiamare le forze dell’ordine. Cercate comunque di allertare la polizia o i carabinieri o anche un parente o un amico, e non cedete al compromesso del risarcimento danni in contanti, vero e unico obiettivo dei truffatori. Quale che sia l’esito, va sporta denuncia alle forze dell’ordine includendo quanti più dettagli possibile.

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