Gli italiani sono sotto lo standard desiderabile sebbene la scienza promuova gli Omega3 come alleato contro il declino cognitivo. Ecco la mappa mondiale
Daniela Cursi Masella
21 ottobre - 16:35 - MILANO
Siamo carenti di omega 3. La recente mappa globale, Omega 3 World Map, inserisce gli italiani nella casella dei livelli bassi: tra il 4 e il 6%. Lo standard desiderabile, quello che comprende Islanda, Norvegia, Giappone, Spagna e Portogallo, è pari o superiore all’8%.
gli omega 3 secondo la scienza
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Una ricerca internazionale pubblicata nel 2025 ha esaminato gli effetti della supplementazione con acidi grassi omega-3 sulla funzione cognitiva negli adulti. Lo studio ha evidenziato che l'assunzione di omega-3 può portare a un miglioramento statisticamente significativo delle capacità cognitive, in particolare nella memoria episodica. E ancora, una revisione sistematica del 2025 ha confermato che la supplementazione con omega-3 è emersa come uno strumento prezioso nella gestione del declino cognitivo legato all'età.
Gli omega 3 a tavola: dove trovarli?
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La scienza evidenzia l'importanza incorporare fonti di omega-3 nella dieta quotidiana come strategia efficace per supportare la funzione cognitiva e rallentare il declino cognitivo legato all’età. La biologa nutrizionista Maila Fiorentini elenca gli alimenti più ricchi di omega-3, suddivisi per categorie:
- Pesce e frutti di mare (ricchi in EPA e DHA)
- Salmone
- Sgombro
- Sardine
- Aringa
- Trota
- Tonno
- Alici
- Semi e frutta secca (ricchi in ALA, precursore di EPA/DHA)
- Semi di lino
- Semi di chia
- Semi di canapa
- Noci
- Semi di zucca (in misura minore)
- Verdure a foglie verde (spinaci, lattuga)
- Crucifere come broccoli e cavolo riccio (in misura minore rispetto ai semi)
- Oli vegetali, Olio di lino, Olio di canapa, Olio di chia, Olio di noci
- Alghe e olio di alghe (ottima fonte vegetale di DHA)
- Uova arricchite con omega-3 (da galline alimentate con semi di lino o alghe)
- Latte o yogurt arricchito con omega-3


