Tour: penultima tappa a Groves, Milan in verde a Parigi 

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Nel clima fresco, e piovoso, del Giura, il Tour de France si è apprestato ad abbassare il sipario sulla edizione 2025 con una 20/a tappa vinta in solitaria da Kaden Groves.

L'australiano ha coronato nel modo migliore per sè e la Alpecin Deceuninck una fuga partita da lontano con altri corridori per poi piazzare l'affondo decisivo. L'iniziativa non ha scosso la maglia gialla, Tadej Pogacar, arrivato ad oltre sette minuti da Groves e insieme con Jonas Vingegaard, sempre secondo in classifica a 4'24''. Se lo sloveno si godrà a Parigi il quarto trionfo nella capitale, Jonathan Milan festeggerà in maglia verde da leader della classifica a punti. Prima di lui, tra gli italiani, c'erano riusciti solo Franco Bitossi e Alessandro Petacchi.

Le fatiche delle tre settimane di gara hanno ridotto le velleità del gruppo, ridottosi a 158 corridori, e l'andatura generale ne ha risentito, lasciando briglia libera a chi cercava il colpaccio, riuscito alla fine a Groves. Si è messo in luce Simone Velasco, quarto al traguardo, mentre Milan, anche per le caratteristiche del tracciato, non ha voluto rischiare, arrivando con ampio distacco ma con la certezza del risultato. Alla sua prima esperienza al Tour, il friulano ha vinto due tappe, riportando inoltre l'Italia al successo dopo ben sei anni. "E' un grandissimo sogno quello che sto realizzando - ha detto Milan - ma sono un po' superstizioso e quindi dovremo attendere fino a domani. Comunque sono molto contento di come è andato il Tour".

A differenza del solito, la tappa di domenica (da Mantes la Ville agli Champs-Élysées, di 132 km) non sarà proprio una passerella, prevedendo di ripetere tre volte una salita sulle strade acciottolate di Montmartre, ma è quantomeno azzardato pensare ad un ribaltone, anche se le cadute sono un tema ricorrente nella corsa. Anche oggi, nel tranquillissimo arrivo del gruppo verso il traguardo di Pontarlier, l'asfalto bagnato ha tradito qualcuno nel gruppo e lo stesso Pogacar ha rischiato di cadere, scuotendo il capo con aria seccata. Il campione sloveno ha detto di aver partecipato al Tour "più duro, che non ha quasi mai dato tregua".

"Forse c'è stato un giorno in cui siamo stati un po' più rilassati - ha spiegato - e se si guardano i nostri dati di potenza, è stata incredibilmente dura. Anche oggi abbiamo pedalato a tutto gas dall'inizio alla fine". "Nonostante tutto, devo dire che mi sono divertito a questo Tour perché ero in buona forma, con buone gambe, ma non vedo l'ora che arrivi domani", ha concluso. Nei suoi piani c'è anche l'idea di partecipare alla Vuelta, ma deve ancora decidere e lo farà tra qualche giorno.

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