Difese toste, protagonisti giovani: chiave tecnica, retroscena e pronostico del duello tra Oklahoma City e Minnesota al via stanotte
Una finale di Conference inattesa, giovane, equilibrata, con due intriganti protagonisti della nuova generazione di stelle Nba, Shai Gilgeous-Alexander e Anthony Edwards. La serie playoff Oklahoma City-Minnesota deciderà chi rappresenterà l’Ovest alle Finals 2025. Non sarà un nome consueto: i Thunder non le giocano dal 2012, i Timberwolves non le hanno mai giocate. Oklahoma City avrà il fattore campo favorevole da testa di serie n. 1 della Western Conference, forte delle 68 gare (su 82) vinte in stagione regolare, i Wolves, testa di serie n. 6, sono appena la quinta squadra dal 1984, da quando il formato playoff è stato espanso a 16 squadre, a raggiungere la finale della Western Conference con seeding dal 6 in giù. Eppure l’esito del confronto, come ribadisce il 2-2 stagionale negli scontri diretti, è tutt’altro che scontato. La certezza è la vocazione difensiva di entrambe le squadre, la salute delle contendenti, avanzate nei playoff anche perché più sane delle rivali, falcidiate dagli infortuni. E poi l’atletismo da highlights assicurati di tanti protagonisti.
doppia coppia
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Ci sono un paio di doppi confronti da non perdere. Anzitutto quello tra gli uomini franchigia, Shai, probabile Mvp stagionale, e Ant, che per talento non teme confronti. Proveranno a consacrarsi da moda del momento a riferimento Nba per tutti. Sono il nuovo che avanza, ma saranno pronti per “prendersi” lo scettro già adesso? Inseguono le prime Finals, a 26 e 23 anni. Forse tra i due principali litiganti a decidere le sorti della serie sarà però chi vincerà il confronto tra i terzi incomodi, per l’avversaria. Chet Holmgren e Julius Randle sono lunghi totalmente diversi per doti fisiche e tecniche però entrambi hanno tanto da dimostrare ai playoff. Il ragazzone 23enne dei Thunder che è già pronto a spostare gli equilibri quando conta di più, l’ex Knicks, super nei primi due turni, che i flop in post season con New York erano congiunturali, mica colpa sua. Gara 1 è in programma stanotte, dalle 2.30 di mercoledì 21 maggio. Pronti?

OKLAHOMA CITY THUNDER (1)-MINNESOTA TIMBERWOLVES (6)
LE SQUADRE
Oklahoma City (68-14): Gilgeous-Alexander, Dort, Jal. Williams, Holmgren, Hartenstein. Principali riserve: Caruso, Wallace, Wiggins, Jay. Williams. Allenatore: Mark Daigneault.
Minnesota (49-33): Conley, Edwards, McDaniels, Randle, Gobert. Principali riserve: DiVincenzo, Alexander-Walker, Reid. Allenatore: Chris Finch.

le chiavi
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Minny ha dominato sotto canestro contro Lakers e Warriors, nei turni precedenti, sia con i lunghi che in penetrazione. Ma va precisato che sia Los Angeles e Golden State non avevano chissà quali centri, anzi non avevano proprio un 5 proponibile a questo livello. Isaiah Hartenstein e Holmgren difenderanno il ferro dei Thunder in maniera diversa e migliore. Basterà per frenare Randle, Rudy Gobert e Naz Reid più le scorribande sotto canestro di Ant? Questo il confronto tattico più intrigante, ma certo non l’unico che sarà determinante. Le difese sono eccellenti, forti di super atleti, i punteggi bassi non sono quotati anche perché entrambe le squadre contro difesa schierata fanno fatica, più atletiche che cerebrali. Mike Conley è l’unico tra i Wolves con letture di gioco sapienti, ma saprà tenere botta difensivamente per poter stare in campo in attacco? I 37 anni comincia a “sentirli”. Un altro punto interrogativo è l’inesperienza dei Thunder, giovanissimi. Alex Caruso è stato cruciale contro Denver al 2° turno da veterano che ci è già passato, che ha vinto un titolo (coi Lakers), che sa come si fa. Ma è un guastatore in uscita dalla panchina, non un primattore. E con appena 31 anni già il veterano dei suoi. Anche Coach Daigneault, solo 40 anni, ha pagato parecchio nelle ultime due campagne playoff come peccati di gioventù: troppo spesso pasticcione. L’attacco alla zona difensiva dei Nuggets è stato un mezzo disastro. Coach Finch pare un vantaggio per i Lupi come lucidità in partita. Ah, Gilgeous-Alexander e Alexander-Walker sono cugini. Poteva mancare la “faida” familiare?

il fattore x
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Chet Holmgren. Nato e cresciuto a Minneapolis dove è andato al liceo e diventato prospetto nazionale di basket prima di andare a giocare al college a Gonzaga, a Ovest. Può vincere la serie ai Thunder in difesa con le doti da stoppatore, con quell’apertura alare da aquila reale, e in attacco col tiro da 3 portando a difendere sul perimetro, sabbie mobili per loro, Randle e Gobert.
il pronostico
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4-3 Oklahoma City.