Tutto in una notte ma potrebbe non bastare. Napoli e Inter si giocano a distanza lo scudetto. Tra le due squadre, all'ultima giornata, c'è solo un punto di differenza. Il Napoli, in testa alla classifica con 79 punti, riceve il Cagliari, l'Inter gioca a Como. L'ipotesi di uno spareggio esiste.
"La squadra sa benissimo che ora il lavoro va finito". Antonio Conte presenta così la sfida di domani al Maradona con il Cagliari che deciderà l'aggiudicazione dello scudetto. "Quel che conta - osserva il tecnico del Napoli - è il lavoro. Anche domani sera bisognerà lavorare bene sia in fase offensiva che difensiva. Dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme pensando che proprio il lavoro ci ha portati a essere oggi qui a parlare di un qualcosa di speciale. Questo lavoro che abbiamo iniziato bisogna cercare di finirlo". "Sentiamo adesso la responsabilità di regalare a Napoli e al tifoso napoletano qualcosa di bello e di storico". Antonio Conte sa bene quali sono le aspettative della piazza e questo pensiero non può non condizionare lo spirito con cui lui e la squadra si avvicinano all'appuntamento decisivo con il Cagliari. "Che cosa si prova in una vigilia come questa? Si prova - dice il tecnico - tanta voglia di scendere in campo e di giocare questa partita. Veniamo da una stagione stressante e chiaramente questa potrebbe essere l'ultima partita che chiude una stagione per me vissuta in una nuova piazza, in un ambiente nuovo"
L'Inter di Simone Inzaghi si gioca al Sinigallia le minime residue speranze di rimonta tricolore contro il Como di Cesc Fabregas. Un crocevia che sa di missione quasi impossibile: i nerazzurri, infatti, pagano a caro prezzo il rocambolesco 2-2 contro la Lazio di domenica scorsa, che ha ridotto al lumicino le possibilità di scavalcare il Napoli capolista. Per conquistare il titolo servirà un successo contro i lariani e, contemporaneamente, un mezzo passo falso (cioè quantomeno un pareggio) della squadra di Antonio Conte, che ospita il Cagliari già salvo: ai partenopei però basterà vincere per laurearsi campioni d'Italia per la quarta volta nella loro storia, indipendentemente dal risultato dell'Inter. In questo scenario, Inzaghi guarda sì al Como, ma tiene lo sguardo fisso anche sul futuro, con la finale di Champions League contro il PSG a Monaco di Baviera in programma tra una settimana. Per questo, il tecnico piacentino medita un ampio turnover: potrebbero essere sette o otto i cambi rispetto all'undici visto contro la Lazio. Una rotazione necessaria per far rifiatare i big e al tempo stesso tenere alta la concentrazione del gruppo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA