Separazione carriere: ok seduta fiume, ira opposizioni

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 L'Aula della Camera ha approvato a maggioranza per 88 voti di differenza la seduta fiume sul ddl sulla separazione delle carriere chiesta da FdI. Si proseguirà, dunque, e il voto finale è previsto non prima di giovedì alle 12. Le opposizioni sono andate all'attacco. "Questo - ha detto la capogruppo del Pd Chiara Braga - è un ulteriore strappo alla democrazia parlamentare, una innovazione impensabile, una seduta fiume 'intenzionale' solo per soddisfare le esigenze di una maggioranza che non è in grado di stare due giorni a votare una riforma costituzionale in Aula". 

L'accusa delle opposizioni alla maggioranza (ma nel mirino anche il Presidente della Camera) è di aver forzato i regolamenti allo scopo di poter partecipare al comizio dei leader del centrodestra nelle Marche.
    "State riscrivendo i regolamenti - ha detto ancora Braga - a vostro uso e consumo e non venite nemmeno con Meloni a parlare di Gaza. Il ministro Ciriani ci ha detto di aver appreso in capigruppo della nostra richiesta di comunicazioni: ma ci possiamo fidare della presidenza della Camera oppure no? E non possiamo, poi, accettare la presa in giro della comunicazione appena letta sul fatto che la fiume serve a 'dare i tempi potenzialmente a disposizione' all'opposizione".
    "Vi dovete vergognare", ha detto Marco Grimaldi di Avs spiegando che "era iscritto a parlare solo il 10% dei parlamentari di opposizione" e dunque non serviva la fiume ma si sarebbe potuto terminare e votare domani sera ma "serviva un voto a data certa giovedì" per consentire alla maggioranza di avere i numeri, visto che serve la maggioranza assoluta, potendo comunque andare al comizio di chiusura nelle Marche.
    "La riforma costituzionale, la vostra riforma epocale non si può fare domani perché domani siete nelle Marche!", ha attaccato Riccardo Ricciardi, capogruppo di M5s. "Avevamo proposto di votare domani sera - ha aggiunto - ma voi dovete starvene due giorni tranquilli, e votare tranquillamente giovedì mattina: la lotta che fate è essere stati qui oggi, mercoledì e giovedì mattina non ci siete e tornate all'ora di pranzo, siete oltre ogni decenza!".
    All'attacco anche la capogruppo di Iv Maria Elena Boschi: "Continuare con forzature su forzature non vi fa onore - ha detto - questo è solo l'ennesimo atto di arroganza verso le opposizioni e il Parlamento, prima o poi ve ne chiederanno conto i cittadini, prima che ve ne rendiate conto".
   

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