Sale il pressing sul governo, 'riconoscete lo Stato di Palestina'

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Ambiguo, timido, reticente, incomprensibile, sconcertante. E' varia la gamma di aggettivi che l'opposizione riserva al ministro degli Esteri Antonio Tajani, accusandolo insieme alla premier e al resto del governo di non saper assumere una posizione "chiara e coraggiosa" come quella che da ultimo ha visto la Francia schierarsi per il riconoscimento dello Stato di Palestina.

"L'Italia è per la soluzione due popoli e due Stati - argomenta il vicepremier e leader di Forza Italia - ma il riconoscimento del nuovo stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele". Una posizione messa poi nero su bianco nel documento politico finale, votato all'unanimità dal Consiglio nazionale di Fi.

La scelta del francese Emmanuel Macron non convince fino in fondo neppure il presidente della Camera Lorenzo Fontana. "La domanda che mi facevo era se aiuta a risolvere o ad aggravare" la situazione. "Da un lato può aiutare a depotenziare Hamas.

Dall'altro il rischio è che Israele, sentendosi accerchiata, possa reagire. La cosa non mi vede contrario, però non so se si risolve il conflitto", osserva durante la tradizionale cerimonia del Ventaglio.

Al contrario l'opposizione in genere apprezza molto che i cugini d'Oltralpe riconoscano lo Stato di Palestina e va in pressing perchè altrettanto faccia l'Italia. "Apprezzo che anche la Francia riconosca lo Stato di Palestina, dobbiamo ottenere che anche l'Italia lo faccia - afferma la leader dem Elly Schlein -. Ci tenevo a ribadirlo perché ho letto dichiarazioni incomprensibili del ministro Tajani per cui la strada è quella dei due Popoli e due Stati. Peccato che uno Stato già esiste mentre l'altro è illegalmente occupato". Duro sui social anche il leader M5s Giuseppe Conte.

"E l'Italia? Mentre Salvini prende premi per l'amicizia con Israele, Meloni si rifiuta di sospendere il memorandum d'intesa militare con il governo criminale di Israele e oggi sulla stampa leggiamo inquietanti notizie di nuovi contatti tra vertici militari di Roma e Tel Aviv, di nuovi piani di cooperazione militare su cui il governo dovrà fornire chiarimenti. Che vergogna nazionale".

Per il segretario di più Europa Riccardo Magi "Giorgia Meloni dovrebbe seguire Macron, un messaggio politico fortissimo per esercitare pressione su Netanyahu affinché finisca il brutale assedio di Gaza e consenta l'accesso degli aiuti alla popolazione palestinese". Dello stesso avviso Avs e Prc.

Nella polemica, sotto accusa è soprattutto Tajani. "Il nostro Ministro degli Esteri sa di cosa parla? - affonda il responsabile Esteri dem Beppe Provenzano -. Dice che serve il riconoscimento di Israele. A parte che l'Italia lo ha riconosciuto nel 1949, anche la Palestina, con l'OLP, lo ha fatto nel 1993, con gli accordi di Oslo. È Israele semmai che deve riconoscere la Palestina, ponendo fine all'occupazione illegale dei suoi territori". 

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