"Diamo atto a Giorgia Meloni di un
raro gesto di coerenza: si è tolta la maschera e ha detto senza
mezzi termini che i palestinesi ad oggi non hanno diritto al
riconoscimento di un proprio Stato". Lo scrive sui social il
leader dei 5 stelle Giuseppe Conte sottolineando che "dopo i
balbettii in sede ONU e mentre continua il complice il suo
complice sul massacro genocida di Netanyahu, la premier spiega
alla stampa - ma senza mettere la faccia davanti le telecamere -
che il riconoscimento di uno Stato di Palestina sarebbe oggi
'controproducente' che 'non è il momento'".
"E quale scusa accampa per giustificare questa miserevole
tesi?", chiede Conte. "L'assenza di uno Stato, di un territorio
in cui i palestinesi siano sovrani artefici della propria
esistenza. Una scusa vile - puntualizza -, che ignora il
sistematico piano di sterminio e deportazione con cui il Governo
israeliano sabota soluzioni che muovono verso il principio del
due popoli due Stati. La giustificazione codarda di chi chiude
gli occhi davanti alle violente espansioni dei coloni ebrei in
Cisgiordania a danno dei villaggi palestinesi, patrocinate
dall'esercito israeliano nel silenzio della comunità
internazionale. Un atto di sudditanza - l'ennesimo - verso il
criminale di guerra Netanyahu".
"Dopo 60 mila morti - di cui 20mila bambini - il Governo
Meloni continua a remare contro la pace in Medio Oriente e
contro i diritti del popolo palestinese. Continua a giustificare
il genocidio e lo fa dopo una manciata di ore dalle parole del
ministro israeliano Amihai Ben-Eliyahu: "Tutta Gaza sarà
ebraica... il governo sta spingendo affinché Gaza venga
cancellata". Giorgia - conclude Conte - qui siamo ben oltre la
politica. Qui è in gioco quel minimo senso di umanità che tutti
noi dobbiamo conservare a prescindere dai colori politici.
Qui si impone un supremo imperativo morale: compiere ogni azione
possibile per contribuire a fermare questo genocidio!".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA