Rotazioni e un super Akanji: così l'Inter ha rialzato il muro

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I nerazzurri hanno preso solo due gol nelle ultime sette partite tra campionato e Champions, dove non hanno ancora subito una rete. Merito anche del nuovo acquisto, arrivato l'ultimo giorno di mercato

Francesco Pietrella

Giornalista

22 ottobre - 17:14 - MILANO

Il ponte levatoio è tenuto su con ganci di titanio. I quattro schiaffi rifilati dalla Juve più di un mese fa hanno svegliato Chivu e tutta la squadra: “Mai più una goleada così…”. Promessa mantenuta. Nelle ultime sette partite i nerazzurri hanno incassato solo due reti. L’allenatore ha alternato i due portieri, fatto girare i difensori e alzato il baricentro. Risultato: solo Cheddira e Bonazzoli hanno scardinato il muro. Oltretutto con due gol ininfluenti ai fini del risultato, soprattutto quella della Cremonese (arrivata dopo il 4-0).

così l'inter ha rialzato il muro

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Chivu ha riallacciato una difesa che fino a quel momento si era allargata troppo, figlia dei soliti errori della scorsa annata. Su tutti, i gol subiti negli ultimi dieci minuti. Due delle quattro reti della Juve sono arrivate dall’80esimo in poi. Il destro di Adzic aveva sorpreso Sommer e messo ko un’Inter capace di andare in vantaggio all’Allianz. I giocatori si erano fermati, convinti che l’arbitro avrebbe fischiato fallo su Bonny. Chivu ha fatto leva su questo, non sull’errore di Sommer. Mai fermarsi, ma continuare e tenere alta la guardia. In Champions l’Inter sta seguendo la scia del passato: tre clean sheet in tre partite. L’anno scorso subì una sola rete nelle prime otto, col Bayer Leverkusen allo scadere. L’unica sconfitta della prima fase. Chivu ha vinto tre partite con tre difese diverse: Akanji, De Vrij e Bastoni ad Amsterdam, Bisseck, Acerbi e Bastoni con lo Slavia Praga, Bisseck, De Vrij e Bastoni contro il St Gilloise (con Akanji subentrato nella ripresa al posto dell’olandese). Chivu si frega le mani: "La notizia più bella della serata è stata non aver preso gol", ha detto dopo il 4-0 ai belgi.

akanji è al top

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In campionato, invece, ha confermato il terzetto contro Cagliari e Cremonese (Akanji, De Vrij, Bastoni), mentre contro Sassuolo e Roma ha fatto giocare Carlos Augusto e Acerbi. Senza contare le due gare di Martinez. Ma l'innesto più importante è arrivato dal City: Akanji sembra che si alleni ad Appiano da tre anni. Il cambio di rotta rispetto a Pavard è netto, ma non da un punto di vista tecnico, quanto per l’impostazione del gioco. Lo svizzero è stato valorizzato da Guardiola, ha imparato a spingersi in avanti giocando a centrocampo e così via. Akanji presidia la sua corsia e si spinge in avanti con continuità, ma per vie centrali e non con sovrapposizioni, come nel caso di Pavard (abituato a fare il terzino). In campionato non ha ancora saltato un minuto, mentre in Champions è subentrato contro Slavia Praga e Union Saint Gilloise. Due impegni leggeri chiusi con sette gol e con il ponte levatoio alzato. Manuel è uno di quelli che contribuisce di più a tenerlo su.

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