Roland Garros, Tagger regina Juniores: l'allena la Schiavone. E ha un legame con Sinner...

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L'austriaca ha dominato il torneo senza perdere nemmeno un set. Con Jannik ha un feeling speciale: entrambi sono cresciuti nell'accademia di Vicenza di Massimo Sartori

Luigi Ansaloni

7 giugno - 23:20 - MILANO

Il primo slam di un’allieva dell’accademia di Francesca Schiavone non poteva che essere il Roland Garros. Tu chiamalo, se vuoi, destino. Di sicuro quella di Lilli Tagger, classe 2008, nel torneo juniores dello slam francese, sembra davvero un segno. Se poi ci mettiamo che la 17enne austriaca sfoggia un meraviglioso rovescio ad una mano, una chimera nel tennis oggi, non si può che chiudere gli occhi e rivedere la Schiavone vincere il Roland Garros nel 2010. Ha davvero tanto, la Tagger, della fuoriclasse azzurra, e dopotutto non è un caso. Lilli, numero 508 del mondo, è una grandissima promessa della Schiavone Team Lab, l’accademia fondata dall’ex numero 4 del mondo, in una struttura che si è spostata da Milano (Aspria Harbour Club) a Varese. 

TORNEO DOMINATO

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La Tagger ha superato nella finale juniores Hannah Klugman con il punteggio di 6-2 6-0, diventando la prima austriaca a conquistare un torneo juniores dello slam, la seconda in assoluto dopo Melzer, che vinse il titolo di singolare maschile a Wimbledon nel 1999. A Parigi la Tagger ha sbaragliato le avversarie, vincendo il torneo senza perdere nemmeno un set, confermando un 2025 in strepitosa ascesa, che lascia ben sperare per il futuro. Non è l’unica connessione con l’Italia, per la Tagger. Il suo manager, infatti, è Alex Vittur, che oltre lei, con la sua agenzia, la Avima, rappresenta anche il numero uno del mondo, Jannik Sinner. 

JANNIK PER AMICO

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Con l’azzurro, la giovanissima astro nascente del tennis mondiale ha uno splendido rapporto: l'anno scorso era nel suo box a Parigi e ha potuto completare parte del suo allenamento pre-stagionale con il fuoriclasse altoatesino in Spagna. Come Sinner, anche la Tagger ha imparato le basi del suo tennis da Massimo Sartori nella sua accademia a Vicenza, prima di affidarsi a Francesca Schiavone, dal novembre del 2023. E ora stanno arrivando frutti, deliziosi, sia per la campionessa azzurra sia per la sua giovanissima allieva.

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