Rivoluzione Yamaha, il nuovo motore V4 al debutto iridato già a fine 2025?

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Dopo la due giorni di test privati a Valencia, rigidamente a porte chiuse, il team continua a lavorare su due fronti

Massimo Falcioni

17 aprile - 09:18 - MILANO

Bocche cucite nel team ufficiale Yamaha MotoGP a conclusione della due giorni dei test privati di martedì 15 e mercoledì 16 aprile a Valencia con in pista Augusto Fernandez e Cal Crutchlow sulla M1 equipaggiata con il nuovo motore quattro cilindri a V su cui la Casa dei tre diapason lavora intensamente da oltre un anno. Test effettuati anche da Honda, Casa che condivide con Yamaha le concessioni MotoGP di categoria D che consentono di provare nella stagione agonistica in corso qualsiasi moto, affidate pure ai piloti titolari e non solo ai collaudatori. Nei test di Valencia, rigidamente a porte chiuse, pare che, oltre alla moto con l’inedito V4, Yamaha abbia fatto girare un prototipo da 850 cc in vista della MotoGP che con le nuove regole del 2027 passerà da motori 1000 a 850 di cilindrata. Yamaha lavora da mesi su due fronti: migliorare le “vecchie” 4 cilindri in linea e sviluppare, rendendola competitiva prima possibile, la nuova moto con l’inedito motore V4. 

meglio il motore V4 o il 4 in linea?

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Comunque, anche Yamaha pare aver sciolto l’interrogativo: meglio il motore V4 o il 4 in linea? Con regolamenti attuali della MotoGP particolarmente restrittivi ognuna delle due filosofie costruttive presenta vantaggi e svantaggi. Tuttavia, specie con i prossimi regolamenti con un ulteriore giro di vite non solo in riferimento alla diminuzione della cilindrata ma anche alle restrizioni aerodinamiche, il motore V4 pare oramai la scelta “obbligata”. Oggi, e ancor più con i nuovi regolamenti, quel che paga in MotoGP non è il progetto rivoluzionario per avere più giri motore e quindi più potenza ma l’equilibrio di tutte le componenti, con grande impegno sullo sviluppo dell’aerodinamica, specie quella presto più restrittiva, che permetta alla moto di mettere a terra tutta la sua potenza e consenta al pilota il massimo feeling e la possibilità di esprimere tutto il proprio potenziale come “manico”. Quindi, a questo punto, il fiore all’occhiello Yamaha è dato dal propulsore V4: è qui che si stanno concentrando le forze della Casa dei tre diapason. Il direttore tecnico Yamaha Max Bartolini, già per quasi due decenni in Ducati corse considerato braccio destro dell’ingegner Gigi Dall’Igna e primo italiano a ricoprire tale ruolo nella storia delle Case giapponesi, pare punti al gran debutto del nuovo motore V4 già dalla stagione MotoGP 2026, addirittura con un V4 1000 come wild card nel finale del campionato 2025. Si vedrà. Come noto, Yamaha è l’unica Casa che nella MotoGP 2025 corre ancora con il motore 4 in linea.

in honda

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Anche Honda utilizza il V4, con la RC213V in recupero sin dalle prime gare 2025. Beneficiando delle Concessioni, Yamaha ha la possibilità di portare il suo nuovo propulsore V4 realizzato con la società Marmotors dell’ing. Luca Marmorini (già Direttore Motori ed Elettronica della Ferrari di Formula 1 e partner di Aprilia Racing, Dallara, Aston Martin, HPE, Toyota Racing Usa ecc.) in qualsiasi gara MotoGP. Anche nell’ultima tappa MotoGP in Qatar Yamaha ha mostrato i propri limiti evitando la debacle solo grazie al suo pilota number one Fabio Quartararo, gran terzo in qualifica, quinto nella sprint race e settimo nella gara lunga. Si ricorda che Yamaha ha vinto il suo ultimo titolo mondiale MotoGP nel 2021 con Fabio Quartararo (cinque vittorie e cinque podi) e poi, dopo il secondo posto con lo stesso pilota francese nel 2022, le successive stagioni in forte difficoltà tecnica di fronte alla superiorità Ducati, con Quartararo decimo nel 2023, tredicesimo nel 2024 e solo 15°, 14°, 10°, 7° nelle prime quattro gare lunghe del 2025 pur con segnali di ripresa. I punti di forza della M1 iridata, guidabilità in tutte le piste e in tutte le condizioni e equilibrio tecnico generale, sono via via scemati mettendo in ombra le indubbie qualità di Quartararo. Così Yamaha lavora da mesi su due fronti: migliorare le “vecchie” 4 cilindri in linea e sviluppare, rendendola competitiva prima possibile, la nuova moto con l’inedito motore V4.

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