Brembo chiude i primi sei mesi
dell'anno con ricavi a 1,9 miliardi di euro, in calo del 6,2%
rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L'utile netto
scende a 97,9 milioni, rispetto ai 156,3 milioni del primo
semestre del 2024.
Il margine operativo lordo (Ebitda) si attesta a 300,9
milioni, rispetto ai 351,4 milioni del primo semestre dell'anno
scorso. Il gruppo ha realizzato investimenti per 199,8 milioni,
di cui 13,9 milioni per incrementi beni in leasing. In uno
scenario ancora "caratterizzato da forti incertezze e
volatilità", Brembo prevede, a parità di cambi e includendo
Öhlins, un fatturato in linea con l'anno precedente e un Ebitda
margin superiore al 16%, ipotizzando un "contesto geopolitico
più stabile nella seconda metà dell'anno". Si confermano,
inoltre, 400 milioni di investimenti per l'intero anno e un
indebitamento di circa 780 milioni.
Per il gruppo Brembo, nel semestre il settore auto è in calo
del 6,6%, quello dei motocicli del 17,2% e quello dei veicoli
commerciali del 15,3% rispetto all'analogo periodo dell'anno
precedente. Il settore delle competizioni cresce del 42,9%. A
livello geografico registra vendite in Italia sostanzialmente
stabili (+0,5%), calano in Germania del 6,8% mentre crescono in
Francia del 2,2% e nel Regno Unito del 6,9%. Il mercato
nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in calo del
10,7%, mentre quello sudamericano (Brasile e Argentina) cresce
dell'8,1%. Le vendite decrescono in India del 7,8% e in Cina del
6,2%.
Il primo semestre dell'anno per il settore automotive ha
rispecchiato le nostre previsioni, confermandosi complesso su
molti fronti", afferma il presidente esecutivo di Brembo Matteo
Tiraboschi. "In tale contesto - aggiunge - la nostra performance
dimostra la solidità del modello di business di Brembo".
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