Una caratteristica non comune a molte auto, anzi quasi a nessuna: al posto del lunotto posteriore c’è una telecamera. Ecco la prova su strada della versione long range Awd da 544 Cv di potenza che costa 73.900 euro
Con la Polestar 4 alcuni gesti non si possono più fare. Ebbene sì, ci si scordi di abbracciare il sedile del passeggero e guardare dietro per fare retromarcia in rettilineo, perché il lunotto posteriore qui non c’è. Al posto del tradizionale vetro posteriore c’è altra carrozzeria e al posto del tradizionale specchietto retrovisore centrale c’è uno schermo digitale che proietta le immagini esterne di una telecamera montata sul tetto, offrendo un campo visivo più ampio rispetto a quello offerto da un’auto tradizionale. Questa è solo una delle caratteristiche principali che identifica la nuova Polestar 4, nonché la punta dell’iceberg di un’auto iper tecnologica.
Versioni e prezzi
—
La Polestar 4 è già disponibile presso la rete ufficiale italiana ad un prezzo di partenza di 66.900 euro. Un costo che fa riferimento, però, alla variante a motore singolo a trazione posteriore da 272 Cv, mentre quella oggetto del nostro test, con la trazione integrale e bimotore elettrico da 544 Cv, costa 73.900 euro escludendo gli optional. Sono 7.000 euro di differenza, non pochi, ma visto l’enorme gap tecnico tra le due versioni il consiglio è quello di puntare sulla versione a trazione integrale con sospensioni elettroni che, con il doppio della potenza, è nettamente più performante.
Design
—
La scelta di privare la Polestar 4 del lunotto posteriore è certamente discutibile da un punto di vista pratico (e anche economico), ma indubbiamente la rende immediatamente riconoscibile. Quest’auto ridefinisce l'aerodinamica di una vettura coupé abbinandola al comfort di un Suv. Parliamo comunque di una vettura lunga 4,84 metri, larga 2,01, alta 1,54 e con un passo di 3 metri, non proprio una citycar. Nonostante ciò, i designer di Polestar sono riusciti a conferirle un profilo grazioso, pulito, aerodinamico e tagliente. A partire dai fari anteriori dual blade e dal frontale proiettato verso il basso, per proseguire lateralmente nella zona delle portiere, dove le maniglie sono a filo carrozzeria tanto per questioni di design quanto di aerodinamica. Il che, specie su un’auto elettrica, si traduce in minori consumi d’energia e quindi maggiore autonomia.
Interni
—
All’interno spicca certamente lo schermo digitale ad alta risoluzione per lo specchietto retrovisore centrale, ma forse ancor di più quello dell’infotainment, di dimensioni davvero ragguardevoli, 15,4”, posto orizzontalmente. È basato su Android Automotive OS e dispone di Google integrato. Lo schermo, unito alle linee pulite, essenziali, minimal degli interni, al tetto in vetro che conferisce parecchia luminosità all’abitacolo e ai finestrini senza cornice, rende l’ambiente molto hi-tech e futuristico, nonché premium. Tale sensazione è poi mixata all’uso di materiale riciclati. In linea generale, grazie al generoso passo di quasi 3 metri, lo spazio a bordo non manca di certo né per guidatore e passeggero né per gli occupanti della seconda fila.
Tecnica
—
Il progetto Polestar 4 si poggia sulla piattaforma premium Sustainable experience architecture (Sea), quella in prova è la variante Long Range Awd, vale a dire quella da 544 Cv di potenza e 686 Nm di coppia, con un’autonomia dichiarata di 590 km. Due i motori elettrici a magneti permanenti, uno per ogni asse, in modo tale da formare la trazione integrale. Di dimensioni ragguardevoli anche la batteria agli ioni di litio, la cui capacità è di 100 kWh e con architettura a 400 V. Esaltanti le prestazioni: se da un lato la velocità massima è limitata a 200 km/h, lo 0-100 km/h avviene in 3,8 secondi. Parecchio dilatati i tempi di ricarica, che possono spaziare da mezz’ora con potenza di ricarica fino a 200 kW in corrente continua ad addirittura 50 ore con una presa domestica. Dinamicamente parlando, la Awd si avvale di sospensioni a controllo elettronico, ma aggiungendo il Performance Pack al costo di 4.500 euro si sbloccano non solo molle esterne più rigide e barre antirollio, ma anche i freni maggiorati ventilati Brembo a 4 pistoncini.
come va
—
Ancor prima di partire, un paio di considerazioni: l’auto rimane sempre accesa se rileva che la chiave si trova all’interno del veicolo. Ciò significa che se si ha la necessità di attendere in auto senza ricaricare, si consuma energia inutilmente. A ciò s’aggiunge un’estremizzazione della tecnologia: va bene la filosofia minimal, ma rendere digitale anche l’apertura dello sportello porta oggetti dove solitamente si ripongono il libretto di circolazione e l’assicurazione del veicolo pare eccessivo. Eppure, sebbene sia richiudibile manualmente, è apribile solo tramite un sottomenu nel sistema di infotainment. Pochissimi i tasti fisici, è quasi tutto digitale. E questo comporta distrazioni alla guida. Quanto a prestazioni, con 544 Cv e 686 Nm si va sulla luna: convincente il lavoro delle sospensioni, peccato che tale sportività meccanica ed elettronica non sia supportata da altrettanta enfasi racing all’interno, dove troviamo sedili poco contenitivi e nessuna maniglia tettuccio per i passeggeri. Il guidatore ha un punto di contatto fondamentale con il volante, ma chi siede a destra subisce la tortuosità della strada se si alza il ritmo.
Polestar 4 Long Range Awd: la scheda tecnica
Batteria | agli ioni di litio da 400 V, capacità 100 kWh, 110 celle |
Potenza massima | 544 Cv |
Coppia massima | 686 Nm |
Trazione | integrale |
Cambio | assente |
Potenza di ricarica | fino a 200 kW in corrente continua; fino a 22 kW in corrente alternata |
Tempi di ricarica | da 30 minuti a 50 ore |
Dimensioni | lunghezza 4840 mm, larghezza 2008 mm, altezza 1534 mm, passo 2999 mm, altezza da terra 166 mm, diametro di sterzata 11,64 m, bagagliaio 526/1536 litri + 15 litri anteriore |
Sospensioni | ammortizzatori attivi ZF a controllo continuo con sospensioni a molle elicoidali (Ccd) dotati di valvola interna, molle elicoidali in estensione e molle elicoidali esterne; ammortizzatori ZF attivi con messa a punto speciale e sospensioni a molle elicoidali (Ccd) dotati di valvola interna, molle elicoidali in estensione, molle elicoidali esterne più rigide e barre antirollio (Performance Pack) |
Freni | dischi ventilati 364 x 30 mm (anteriori) e 350 x 26 mm (posteriori) con pinze in alluminio a 2 pistoncini da 45 mm; dischi ventilati Brembo 392 x 34 mm (anteriori) e 364 x 26 mm (posteriori) con pinze anteriori fisse in alluminio oro svedese a 4 pistoncini da 44 mm (Performance Pack) |
Prestazioni | velocità massima limitata elettronicamente a 200 km/h; accelerazione 0-100 km/h in 3,8 secondi |
Consumi dichiarati | 5,9 km/kWh |
Autonomia dichiarata | 590 km nel ciclo Wltp |
Prezzo | da 73.900 euro. |