Damiani: "Ho battuto Stevenson e mi hanno rubato l'oro. Dovevo affrontare Tyson, poi..."

4 ore fa 1

intervista

Contenuto premium

Una delle stelle della boxe italiana, dal ring alla carriera da allenatore. "Iniziai perché volevo il fisico per far impazzire le ragazzine in Riviera. Nel 2012 Cammarelle meritava il secondo oro contro Joshua, fu un'ingiustizia. Teofilo mi mollò un paio di colpi che avrebbero steso un elefante"

Riccardo Crivelli

14 maggio - 09:59 - MILANO

Se hai battuto Teofilo Stevenson, il più grande pugile dilettante della storia, ti sei già ritagliato un posto nella leggenda. Ma Francesco Damiani ha fatto di più: unico italiano campione mondiale dei pesi massimi dopo Primo Carnera e, da direttore tecnico azzurro, artefice dell’oro olimpico a Pechino 2008 di Roberto Cammarelle nei supermassimi. Con il suo talento, fosse nato in quest’epoca, combatterebbe per la cintura iridata a ogni match: "Sa cosa mi piace? Che finalmente si è arrivati all’unificazione del titolo mondiale: la boxe ha bisogno di semplificazione e un solo campione dei massimi ha un fascino indiscusso. Certo, se penso ai nomi che circolavano quando combattevo io...". 

Abbonati, puoi disdire quando vuoi.

Leggi l’intero articolo