Il calciatore nigeriano si è infortunato nel finale della gara contro il Leicester: intervento per lesione addominale. E intanto il proprietario del Forest Marinakis e il suo allenatore Espirito Santo litigano...
Ore di attesa e angoscia a Nottingham per la salute di Taiwo Awoniyi, il calciatore del Forest infortunatosi nei minuti finali della gara pareggiata 2-2 contro il Leicester. Al minuto 88 il nigeriano, nel tentativo di intercettare un cross di un compagno, ha sbattuto l'addome contro il palo della porta avversaria. Immediatamente soccorso dai sanitari del club, Awoniyi - subentrato da pochi minuti - pur dolorante è rimasto in campo, dal momento che il club aveva terminato le sostituzioni. Solo dopo il fischio finale, però, si è capita la gravità della sua situazione. Nel comunicato diffuso martedì il Forest parla di lesione addominale, per cui si è resa necessaria un'operazione chirurgica d'urgenza: lo staff medico ha quindi valutato l'induzione del coma farmacologico per favorire un completo recupero.
LITE PRESIDENTE-ALLENATORE
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L'infortunio di Taiwo Awoniyi ha fatto scoppiare anche una lite tra il presidente del Nottingham Marinakis e l'allenatore Espirito Santo. Il rientro in campo del nigeriano, che ha provato a stringere i denti dopo il colpo subito, ha infatti provocato l'ira del vulcanico numero uno del club che, a fine gara, ha raggiunto il tecnico in panchina. Ne è nato un diverbio, immortalato da fotografi e telecamere, che ha diviso l'opinione pubblica inglese, da tempo critica sui comportamenti del patron greco, giudicato troppo invadente da parte della stampa e della tifoseria. Accuse a cui ha risposto il club con un comunicato: "L'indignazione infondata e mal informata, mirata a ottenere visibilità sui social media, non serve a nessuno, men che meno al giocatore infortunato - si legge -. Per Evangelos Marinakis, questo non è solo un club, è una famiglia È stato istintivo, umano, e rifletteva quanto questa squadra e la sua gente significhino per lui. Rifarà lo stesso se un evento così sfortunato dovesse mai più ripetersi".