Pirelli entra in scena in MotoGP: primo test a Misano a settembre

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Il marchio della ‘P lunga’ è pronto a iniziare lo sviluppo delle gomme che calzeranno tutta la griglia della MotoGP nel 2027. In pista i tester ufficiali dei 5 costruttori della classe regina e speciali “moto-laboratorio”

Lorenzo Baroni e Adriano Bestetti

18 giugno - 11:13 - MILANO

Il 2027 sarà un anno di importanti cambiamenti regolamentari per la MotoGp, con nuovi prototipi da 850 cc che soppianteranno gli attuali bolidi da 1.000 cc, il ricorso a carburanti sostenibili, la messa al bando degli abbassatori e via dicendo. Ma tra le tante novità previste per quella fatidica stagione, ce n’è anche una molto importante che riguarda le gomme. Come già annunciato ormai da diverse settimane, sarà infatti Pirelli a diventare fornitore unico della “nuova” premier class, raccogliendo così il testimone da Michelin che, dal canto suo, andrà a rimpiazzare proprio Pirelli come unico supplier del mondiale Superbike. Un avvicendamento storico quindi, che assegna a Pirelli il palcoscenico più prestigioso della velocità su due ruote e in vista del quale la casa italiana non vuole certamente farsi trovare impreparata.

debutto a misano

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Il countdown verso il 2027 è quindi già scattato in casa Pirelli e secondo quanto anticipato da Motorsport.com la prima cruciale tappa nella sua marcia di avvicinamento alla MotoGp avrebbe già una data: martedì 16 settembre, ovvero subito dopo il Gp di San Marino e della Riviera di Rimini e il successivo lunedì di test Irta a Misano Adriatico. Il tracciato intitolato a Marco Simoncelli ospiterebbe così il primo test privato Pirelli con gli attuali prototipi della MotoGp, un appuntamento fondamentale per indirizzare lo sviluppo delle coperture che, tra due anni, equipaggeranno tutte le moto della griglia. E si tratta di un momento importante non solo per Pirelli, ma per tutto il paddock della classe regina, chiamato ad affrontare un altro cambio epocale. A scendere in pista con delle speciali versioni "laboratorio” degli attuali prototipi, modificati per riflettere le specifiche tecniche previste dal prossimo regolamento tecnico (con potenza ridotta di 40-50 Cv, aerodinamica semplificata e senza abbassatori) ci saranno un test-rider per ciascuna delle 5 case attualmente in lizza in campionato, cioè Aprilia, Ducati, Honda, Ktm e Yamaha. A loro sarà affidato il compito di fornire il feedback iniziale sulle prime mescole e soluzioni tecniche approntate dal marchio lombardo per questa nuova sfida.

punto di partenza

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Secondo quanto trapelato, l'operazione sarebbe completamente finanziata da Pirelli,  che avrebbe scelto di sostenere autonomamente i costi dopo la cancellazione del primo test, inizialmente programmato sul tracciato di Aragón per il mese luglio. Al di là del cronometro, gli occhi saranno puntati su grip, costanza sul passo gara, degrado termico e reazioni alle sollecitazioni estreme. Ed è qui che si giocherà la vera partita per Pirelli, chiamata a dimostrare di poter offrire gomme all’altezza di un campionato che rappresenta l’apice assoluto in termini di tecnologia, competizione e visibilità. A livelli decisamente superiori in confronto al mondiale Superbike. I dati raccolti a Misano saranno ovviamente fondamentali per impostare il lavoro dei mesi successivi. Nel 2026 si entrerà poi nella seconda fase dei collaudi, con test più articolati a cui parteciperanno anche i piloti ufficiali e i cui costi saranno condivisi tra Pirelli e i team, come stabilito dagli accordi tra Dorna, organizzatore del campionato per conto della Fim, e Irta, l’associazione dei team.

prodotte in germania

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Come già dichiarato in alcune interviste da Giorgio Barbier, direttore Racing Moto di Pirelli, i nuovi pneumatici Pirelli per la MotoGp verranno prodotti nello stabilimento di Breuberg, in Germania, che già produce altri pneumatici ad uso pista, ma anche stradali. L'azienda intenderebbe quindi sfruttare alcune tecnologie e processi già presenti in produzione in nome della sostenibilità, uno dei cardini del nuovo corso della MotoGp che inizierà nel 2027. Appare inoltre piuttosto probabile che l’accordo quinquennale siglato con Dorna porterà al prolungamento al 2031 del contratto di fornitura già in essere per le classi Moto2 e Moto3, oltre che per le varie talent cup che fanno parte dell'iniziativa Road to MotoGp. Per lo stesso periodo, Pirelli resterà inoltre fornitore ufficiale e unico di pneumatici per tutte le classi del mondiale JuniorGp, dell'Asia Talent Cup, della Red Bull Rookies Cup e della MiniGp, subentrando a Michelin anche nel ruolo di fornitore unico della MotoE. A tutto ciò si aggiunge inoltre il massiccio impegno nelle competizioni a quattro ruote, Formula 1 in primis.

questione di prestigio

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L’obiettivo ultimo di Pirelli è quello di arrivare al 2027 con una gomma già sviluppata e pronta al debutto mondiale. Per questo si affida a un metodo di lavoro simile a quello già seguito in vista del suo sbarco nelle classi Moto2 e Moto3 del Motomondiale, dove ha preso il posto di Dunlop a partire dalla stagione 2024. Ed è stato proprio il successo nella gestione di tale cambiamento che ha rafforzato la fiducia di team e organizzatori nelle capacità tecniche del marchio italiano. Lo sbarco in MotoGp, come facile intuire, è però impresa di tutt’altra portata. E Pirelli è intenzionata a sfruttare al massimo tale palcoscenico per una questione di prestigio, ma anche per dimostrare la bontà della propria tecnologia e della sua visione strategica. Anche per questo il test del 16 settembre non sarebbe una semplice giornata di prove per il marchio della Bicocca, ma piuttosto l'inizio di un nuovo e importante capitolo della sua lunga storia. Da scrivere, ancora una volta, curva dopo curva. 

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