Pensioni a 64 anni per tutti? Durigon: "Può diventare la vera soglia"

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Il sottosegretario al Lavoro ha detto che la possibilità oggi "limitata ai contributivi puri" potrebbe essere estesa "a chi è nel sistema misto"

Patrizia Chimera

7 agosto - 14:04 - MILANO

Andare in pensione a 64 anni? Potrebbe essere la realtà per tutti i cittadini italiani, senza alcuna distinzione. Questo è quello che ha affermato in un'intervista Claudio Durigon: il sottosegretario al Lavoro, infatti, ha sottolineato che oggi la possibilità di andare in pensione a questa età è limitata solo ed esclusivamente a chi fa parte del sistema contributivo. Dopo aver valutato i costi, però, si potrebbe estendere questa opportunità di smettere di lavorare prima anche a chi fa parte del sistema misto.

Pensioni a 64 anni: le parole di durigon

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"Credo che 64 anni possano diventare la vera soglia di libertà pensionistica". Queste le parole di Durigon, in un'intervista a La Repubblica, in occasione di una "chiacchierata" con il giornale in cui si è affrontato un tema delicato: da gennaio del 2027 nei requisiti per andare in pensione scatterà un aumento di tre mesi. C'è chi vuole bloccare questo provvedimento (che secondo l'INPS potrebbe arrivare a costare 3 miliardi di euro, mentre secondo la Ragioneria 300-400 milioni). "Si tratta di una valutazione tecnica che sta facendo il Mef. Per me conta la volontà politica: bloccare questo aumento. Abbiamo già un’età molto avanzata per andare in pensione, non serve innalzarla ulteriormente. È una richiesta precisa della Lega, sostenuta dal ministro Giorgetti. Troveremo le risorse. In un primo momento la Ragioneria parlava di 200 milioni. Valuteremo", ha specificato il sottosegretario.

pensioni a 64 anni anche per chi è nel sistema misto

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"Oggi la possibilità è limitata ai contributivi puri", ha spiegato il sottosegretario parlando della soglia pensionabile a 64 anni: "Valutiamo i costi per estenderla anche a chi è nel sistema misto. Vogliamo rafforzare poi la previdenza complementare, anche permettendo di usare il Tfr girato all’Inps come rendita per alzare le pensioni e uscire a 64 anni". Secondo lui sono tante le attuali formule che vanno riviste, come Quota 103: "Non ha avuto il successo sperato: solo 1.153 richieste nel 2024. Servono soluzioni più efficaci per la flessibilità in uscita". In merito a Opzione Donna, invece, questa opportunità "ha avuto un calo fisiologico di adesioni, il bacino potenziale si è esaurito. Dobbiamo decidere se rivederla, per agevolare le lavoratrici con maggiore libertà". Anche il meccanismo di adeguamento alla speranza di vita "è perverso. Siamo già ai livelli massimi in Europa per età di pensionamento. Aggravarli ancora non ha senso. Blocchiamo ora i tre mesi, poi nel 2029 vedremo come intervenire in modo strutturale".

Secondo Durigon "il modello su cui lavorare è l’uscita a 64 anni con 25 anni di contributi, che già abbiamo introdotto e vogliamo rafforzare".

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