"Può arrivare a farci sentire come il popolo in esilio e privi di speranza per il futuro". Poi il Pontefice ha ringraziato i fedeli
6 aprile - 13:15 - MILANO
Alle 11.38 di oggi, Papa Francesco è apparso inaspettatamente in piazza San Pietro, suscitando commozione e sorpresa tra i ventimila fedeli presenti per la messa del Giubileo degli Ammalati. In sedia a rotelle, con le cannule nasali ancora visibili, ha attraversato lentamente la folla fino all’altare. Un gesto inatteso, a conclusione della celebrazione, durante il quale il Pontefice ha tracciato il segno della croce e ha pronunciato poche parole: “Buona domenica a tutti, grazie tante!”. Dopo la benedizione finale, Papa Francesco si è intrattenuto per alcuni minuti a salutare alcuni dei presenti prima di fare ritorno alla residenza di Santa Marta.
L’Angelus letto da Fisichella
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Durante la celebrazione, è stato mons. Rino Fisichella a dare voce al messaggio preparato dal Papa. “Certamente la malattia è una delle prove più difficili e dure della vita, in cui tocchiamo con mano quanto siamo fragili”, ha letto Fisichella, nel riportare le riflessioni del Pontefice. Nel testo, Papa Francesco descrive la sofferenza come un’esperienza che può indurre allo smarrimento, ma che porta anche a una vicinanza particolare con Dio: “Essa può arrivare a farci sentire come il popolo in esilio, o come la donna del Vangelo: privi di speranza per il futuro. Ma non è così. Anche in questi momenti, Dio non ci lascia soli e, se ci abbandoniamo a Lui, proprio là dove le nostre forze vengono meno, possiamo sperimentare la consolazione della sua presenza”. Poi, sul valore redentivo della cura e della sofferenza condivisa, ha aggiunto: “Nel suo amore fiducioso, infatti, Egli ci coinvolge perché possiamo diventare a nostra volta, gli uni per gli altri, ‘angeli’, messaggeri della sua presenza, al punto che spesso, sia per chi soffre sia per chi assiste, il letto di un malato si può trasformare in un ‘luogo santo’ di salvezza e di redenzione”.
la Partecipazione al Pellegrinaggio
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Nonostante il lungo ricovero per una polmonite bilaterale e la convalescenza tuttora in corso, il Papa ha scelto di unirsi al pellegrinaggio giubilare degli ammalati. Secondo quanto comunicato dalla Santa Sede, prima della breve apparizione pubblica, il Pontefice ha ricevuto il sacramento della riconciliazione nella Basilica, ha pregato in raccoglimento e ha attraversato la Porta Santa, come gli altri fedeli accorsi a Roma. Un gesto che assume un significato particolare, alla luce delle sue condizioni ancora fragili: “Con voi, carissimi fratelli e sorelle, in questo momento della mia vita condivido molto: l’esperienza dell’infermità, di sentirci deboli, di dipendere dagli altri in tante cose, di aver bisogno di sostegno…”, si legge nell’omelia letta durante la celebrazione.
l’Importanza della Sanità
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“Prego per i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari, che non sempre sono aiutati a lavorare in condizioni adeguate e, talvolta, sono perfino vittime di aggressioni”, si legge nell'Angelus. “La loro missione non è facile e va sostenuta e rispettata. Auspico che si investano le risorse necessarie per le cure e per la ricerca, perché i sistemi sanitari siano inclusivi e attenti ai più fragili e ai più poveri”. Infine, riflettendo sul proprio stato di salute, il Papa ha scritto: “Come durante il ricovero, anche ora nella convalescenza sento il 'dito di Dio' e sperimento la sua carezza premurosa. Nel giorno del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità, chiedo al Signore che questo tocco del suo amore raggiunga coloro che soffrono e incoraggi chi si prende cura di loro”.
Nel messaggio odierno, Papa Francesco ha rinnovato gli appelli per la pace, citando in particolare alcune aree di grave crisi umanitaria: l'Ucraina, Gaza, ma anche Sudan, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Myanmar e Haiti, dove la violenza ha recentemente colpito anche due religiose. Infine, il Pontefice ha rivolto un pensiero personale alle detenute di Rebibbia: “Ringrazio le detenute del carcere femminile di Rebibbia per il biglietto che mi hanno mandato, prego per loro e per le loro famiglie”. Le condizioni di salute del Papa, secondo gli ultimi aggiornamenti diffusi due giorni fa da Santa Marta, risultano in miglioramento. Prosegue il piano di fisioterapia, con “progressi nella voce e nella mobilità”.
La Gazzetta dello Sport
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