Osimhen, il Gala fa sul serio: è pronto a pagare la clausola, ma a rate. Palla al Napoli

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Ieri blitz in Italia del vice presidente turco George Gardi, che però preme per spalmare la cifra su 4 o 5 anni. Per il nigeriano è pronto un quadriennale da 16 milioni a stagione

Vincenzo D'Angelo

8 luglio - 23:22 - MILANO

Nella storia del Napoli avrà sempre un posto d’onore, perché nessuno prima di lui era riuscito a conquistare uno scudetto da capocannoniere. Nemmeno sua maestà Maradona, l’uomo che per primo era stato in grado di portare la maglia azzurra sul tetto d’Italia. Ma in futuro, quando si parlerà degli anni di Victor Osimhen in Campania, non ci si limiterà a ricordare soltanto le sue prodezze in campo, perché sarà inevitabile ricordare anche un rapporto complicato con il club, che è sfociato in un addio amaro. 

Giorni caldi

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Tra Victor e il Napoli è finita da tempo, c’è solo la carta a legarli ancora: un contratto da 11 milioni netti a stagione valido per un’altra stagione, che ha una sola via di salvataggio, per entrambe le parti. Quella clausola rescissoria passata in un anno da 130 a 75 milioni e che adesso è l’unica via d’uscita per chiudere per sempre i conti con il passato. La clausola scade domani, esattamente una settimana prima del via del primo ritiro estivo del Napoli: la missione, per tutti, è di risolvere la questione nelle prossime ore, per evitare ulteriori momenti di tensione e voltare finalmente pagina. Victor ha scelto il Galatasaray, il club turco che lo scorso settembre ha sfruttato lo stato di agitazione tra Osimhen e il Napoli per mettere a segno il super colpo. 

Il blitz italiano

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Ora, però, le carte in tavola sono cambiate e giocare col fuoco rischia di essere controproducente. Non esistono scorciatoie, ma una sola strada: pagare la clausola e chiudere la questione. Ed è quello che aspetta ora il Napoli per cedere definitivamente Osimhen. Non c’è altra strada possibile finché la clausola sarà valida. Poi, tutto è possibile, ma non è detto che i 75 milioni sufficienti oggi potrebbero bastare da dopodomani. Intanto, però, il Galatasaray è sceso in campo sul serio, con un blitz in Italia tutt’altro che segreto. Nel pomeriggio di ieri il vicepresidente turco Abdullah Kavukçu si è imbarcato su un volo privato con destinazione Milano: in Italia c’è Morata da piazzare, magari anche Calhanoglu da trattare, di sicuro il nodo Osimhen da sciogliere. Il Gala ha già un accordo con Victor per un quadriennale da 16 milioni netti all’anno più una sponsorizzazione che può far lievitare ulteriormente l’ingaggio del nigeriano. Il Gala è pronto ad alzare l’offerta, forse anche ad arrivare ai famosi 75 milioni. Però vorrebbe farlo dilazionando il pagamento in quattro o cinque anni. De Laurentiis e Manna sono stati chiari, ci sono delle linee guida da rispettare secondo clausola, che va pagata in un’unica soluzione. Al massimo, ci potrebbe essere un’apertura per un pagamento in due rate. 

Cose turche

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Sull’aereo del dirigente turco c’era anche George Gardi, l’intermediario che un’estate fa mise in piedi in fretta e furia l’operazione Osimhen in prestito gratuito e con ingaggio residuo interamente a carico del Gala. I tifosi impazzirono di gioia, tanto da attendere lo sbarco a Istanbul di Victor per tutta la notte. E il nigeriano ha risposto alla sua maniera a quel bagno d’amore, con 37 gol in 41 gare ufficiali. Media straordinaria, come straordinario è il suo potenziale. E la presenza di Gardi sembra un ulteriore indizio sulla volontà di tornare in Turchia col cartellino di Osimhen in mano. 

L’opzione

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Ma il Napoli, come detto, non ha intenzione di cambiare strategia, forte anche di una opzione per allungare di un ulteriore anno il contratto di Osimhen, portandolo a scadenza nel 2027. Un’estrema arma di difesa, che avrebbe però anche un costo: col nuovo accordo, Victor andrebbe a percepire 13 milioni dal Napoli. Insomma, un’arma a doppio taglio che però mette il Napoli al riparo da possibili sorprese. È una questione di soldi e di modalità di pagamento, oltre che di volontà: non serve incontrarsi, basta una pec con un’offerta da 75 milioni di euro. Entro domani, s’intende. Le regole le detta il Napoli, che non accetta più ricatti.

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