"Mvp, ecco perché ho votato Shai Gilgeous-Alexander"

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Il nostro collaboratore Simone Sandri spiega la sua scelta nel voto per il migliore giocatore della stagione e perché l'ha preferito a Jokic

Simone Sandri

22 maggio 2025 (modifica alle 15:18) - MILANO

Sono anche quest’anno tra i 100 votanti per gli Nba Awards e la scelta dell’Mvp della stagione 2024/25 è stata senza dubbio la più difficile che ricordi. Alla fine anch’io, come la maggior parte dei giurati (71), ho optato per Shai Gilgeous-Alexander ben sapendo quanto i due grandi favoriti alla vigilia, il canadese e naturalmente uno straordinario Nikola Jokic, fossero vicini. Jokic ha prodotto una delle migliori stagioni offensive nella storia della Nba e nonostante gli alti e bassi dei suoi Nuggets è riuscito a fare cose assolutamente straordinarie, gli argomenti di chi sostiene che avrebbe dovuto vincere lui il premio di Mvp sono onestamente legittimi e più che validi ma a mio avviso, in una corsa a due risoltasi solamente al fotofinish, SGA è arrivato un centimetro prima sul traguardo. 

numeri da cinema

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Vincere 68 partite è qualcosa di assolutamente straordinario, questi Thunder diventano solamente la settima squadra nella storia della Nba ad averlo fatto, e il leader di Okc non solo ha messo insieme numeri offensivi da cinema, a partire dai suoi 32.7 punti di media (miglior marcatore della Nba) tirando con uno straordinario 51.9% dal campo, ma può vantare statistiche avanzate difensive da All Defense Team. Per trovare un giocatore così produttivo a livello offensivo che abbia un impatto devastante anche in difesa bisogna risalire ad alcune delle stagioni leggendarie di un certo Michael Jordan, averlo fatto guidando una squadra capace di vincere 68 partite rende assolutamente unica la stagione di Shai Gilgeous-Alexander. Questo non toglie nulla al campionato pazzesco di Jokic che ha avuto solamente la sfortuna di trovarsi sulla propria strada l’annata probabilmente irripetibile sotto tutti i punti di vista di SGA che alla fine ha vinto, a mio avviso con pieno merito, il suo primo Mvp in carriera.

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