Giamaro Automobili Katla: hypercar italiana da 2.157 Cv

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Debutta a Modena, con l'hypercar Katla, il nuovo costruttore di vetture ad alte prestazioni extralusso Giamaro Automobili guidato dal numero 1 dei materassi Eminflex. Motore V12 quadriturbo completamente inedito da 7 litri. Ingegneri e progettisti arrivano da Ferrari, Lamborghini e Maserati

Savina Confaloni

22 maggio - 20:00 - MODENA

Nasce a Modena il nuovo marchio italiano di hypercar extralusso Giamaro Automobili. E il debutto sulla scena mondiale è con Katla, una hypercar estrema da tutti i punti di vista, dalle linee al motore V12 quadriturbo completamente inedito, sviluppato da zero in configurazione “hot V” a 120°: fino a 2.157 Cv di potenza. Il nome è quello del vulcano islandese più temuto d'Europa, Katla, e saranno proprio i nomi dei vulcani ad ispirare i modelli della futura famiglia Giamaro. Un percorso ambizioso partito dalla visione dell'imprenditore emiliano Giacomo Commendatore e suo figlio Pierfrancesco. "Giamaro Automobili nasce dal desiderio di creare qualcosa di autentico, irripetibile e in cui il cliente si rispecchi e si senta a proprio agio - spiega Commendatore -. Un’auto, per noi, non deve solo essere veloce o bella, ma deve andare oltre, toccare corde profonde. Deve connettersi con chi la vive, diventare un’estensione del suo io”. Punto di forza il "personal engineering": ogni vettura è co-creata insieme al cliente.  Il costo del biglietto, ovvero il prezzo di base di questo gioiello, ante imposte, è di 2.470.000 euro.

il nome

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Le prime tre lettere del marchio richiamano il nome del fondatore, Giacomo Commendatore, imprenditore emiliano alla guida della storica azienda di materassi Eminflex; i colori del logo, una G stilizzata gialla e blu, quelli di Modena, in cui sorgono gli stabilimenti del nuovo costruttore. Un progetto ambizioso che ha preso corpo con il lancio della prima hypercar Katla, estrema, potentissima, e soprattutto con un motore termico che diventa l'espressione della visione di Giacomo Commendatore: il V12 quadriturbo completamente inedito, sviluppato da zero in configurazione “hot V” a 120°, come detto, può arrivare fino a 2.157 Cv di potenza. Un propulsore che si fa sentire in tutta la sua irruenza in sala durante la premiere mondiale della vettura al cospetto di stampa internazionale, dealers e potenziali clienti. Al volante, il pilota e collaudatore Loris Bicocchi, che ha sviluppato la hypercar insieme al fondatore dell'azienda. "Nessuno meglio di lui poteva capire lo spirito di Giamaro Automobili ed arrivare ad ottenere il massimo delle prestazioni e della dinamica di guida" spiega Commendatore.

aerodinamica e interni

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L'hypercar invade la scena con la sua silhouette da fuoriclasse e linee che esprimono il  carattere irruento e viscerale della vettura. Ogni movimento del design, di cui si è occupato il centro stile torinese Camal, è un’esplosione di energia, e ogni dettaglio nasce da una visione aerodinamica precisa, tradotta in un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,33. Le prese d’aria anteriori sono scolpite con decisione, mentre le luci diurne a Led amplificano l’impronta tecnologica. Sul retro domina un’ala mobile a carico variabile, in grado di modificare altezza e inclinazione in tempo reale in risposta a velocità, traiettoria e forze laterali. Un sistema che ottimizza la deportanza nei momenti critici e si trasforma in freno aerodinamico in fase di decelerazione, garantendo stabilità e controllo assoluto. Il posteriore, muscoloso e scolpito, è caratterizzato da una firma luminosa inconfondibile e molto marcata, diversa dai tagli luminosi minimalisti delle altre hypercar. Il mondo dell’aviazione ispira l'abitacolo, con una architettura interna che avvolge chi guida con precisione ergonomica e funzionalità. La console centrale, scolpita con rigore funzionale, ricorda il pannello comandi di un caccia, e i materiali utilizzati solo la fibra di carbonio, l'alluminio e pregiate trame tessili.  "Ogni superficie, ogni comando, ogni dettaglio risponde a un solo principio - spiega Giacomo Commendatore - essere al servizio dell’esperienza e creare una atmosfera unica per chi si trova al volante della vettura, che deve diventare un’estensione del corpo e un riflesso della mente". Entrare in Katla, insomma deve trasformarsi in una sorta di dialogo profondo ed autentico tra uomo e macchina.

monoscocca in carbonio

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Per Katla è stata sviluppata una monoscocca in fibra di carbonio di ultima generazione, pensata per offrire leggerezza estrema, rigidità strutturale e dinamiche di guida che ridefiniscono il concetto stesso di prestazione. Con un peso di appena 170 kg, garantisce una estrema rigidezza torsionale e  flessionale. Gli ammortizzatori elettronici regolabili si adattano in tempo reale a ogni superficie, velocità e modalità di guida, proprio come l’ala mobile posteriore, completamente regolabile per ottimizzare deportanza ed efficienza. L’altezza da terra viene modulata automaticamente per bilanciare aerodinamica e praticità d’uso quotidiano. Le cinque modalità di guida rivelano la doppia natura di Katla: Standard e Wet privilegiano la fluidità e il comfort, ideali per i lunghi tragitti; Performance e Top Speed trasformano il carattere della vettura con l’acceleratore che si fa più reattivo  e le sospensioni che si irrigidiscono, mentre con la modalità Individual, ogni parametro, dalle sospensioni alla mappatura del cambi, può essere regolato con precisione millimetrica, adattandosi perfettamente allo stile e all’intenzione di chi guida. Il cambio Amt a 7 marce Cima, disponibile con comandi al volante o in configurazione manuale, è accoppiato a un transaxle posteriore per garantire innesti rapidi e fluidi, e la presenza del differenziale meccanico a slittamento limitato amplifica la motricità, assicurando una trasmissione della coppia sempre ottimale. La potenza frenante è affidata a dischi carboceramici di altissima precisione: 420 mm all’anteriore con pinze a 10 pistoni, 410 mm al posteriore con pinze a 4 pistoni: un impianto pensato per garantire forza costante e instancabile resistenza al fading, giro dopo giro, anche nelle condizioni più estreme. Per dominare questa potenza, un sistema a tre chiavi definisce l’accesso e il  mood dell'hypercar:  la chiave bianca ha una soglia controllata di potenza contenuta tra 400 e 800 Cv, la chiave nera sceglie i 1.670 Cv per spingere l’auto al massimo del suo potenziale, mentre la chiave rossa è per le giornate in vena di potenza assoluta, senza filtri, potendo arrivare a scatenare i 2.157 Cv  a disposizione.

nuovo motore

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Il  cuore di ogni hypercar della famiglia di Giamaro Automobili sarà il motore V12 quadriturbo “hot V” a 120°, da 6.988 cc, completamente inedito. Sviluppato internamente da zero, con Italtecnica di Torino, questo propulsore  è un manifesto di potenza e raffinatezza, la massima espressione del carattere della nuova casa automobilistica. Dai  1.670 Cv a 8.500 giri e 1.556 Nm di coppia massima, raggiunge nella sua configurazione più estrema i 2.157 Cv a 9.000 giri e 2.008 Nm di coppia massima.  "E' un'opera ingegneristica nata da un foglio bianco - spiega il fondatore di Giamaro Giacomo Commendatore - ed  è l’essenza di ciò che siamo, una dichiarazione d’amore per l’ingegneria più pura, perché nel V12 vive uno spirito che nessun’altra configurazione riesce a evocare".

Albor in arrivo

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Accanto a Katla, Giamaro Automobili svela in occasione della premiere mondiale dell'azienda anche un secondo modello  di stile della sua gamma. È Albor, nome ispirato ad Albor Tholus, un remoto vulcano su Marte, "perché è una hypercar diversa, con forme nuove che sembrano arrivare da Marte" dice Commendatore.  Ancora nelle prime fasi di sviluppo ma già confermata per la produzione, Albor rappresenta una visione audace di dove possa arrivare il design e la tecnologia. "Albor incarna lo spirito di Giamaro - prosegue il presidente di Giamaro Automobili -, quello  di creare automobili che non seguano le convenzioni ma che traccino nuove rotte, libere e visionarie. Non un’evoluzione di ciò che già conosciamo, ma un salto in avanti, oltre i limiti del familiare". Albor è imponente nella silhouette e  provocatoria nel design, con i fianchi scolpiti e la linea del tetto attraversata da ampi condotti d’aria. Sotto la carrozzeria  condivide il poderoso V12 quadriturbo e la monoscocca modulare in carbonio di Katla. "Albor è una diversa espressione dello stesso credo profondo - conclude Commendatore - che le hypercar possano essere personali, audaci e piene di anima". 

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