Le bandiere nazionali dell'Albania,
si vedono in ogni angolo di Tirana, alla vigilia della partita
di calcio di questa sera, valida per le qualificazioni del
Mondiale del prossimo anno negli Usa. La squadra della Serbia e'
stata condannata dall'Uefa alla trasferta a Tirana senza i
propri tifosi, dopo che lo scorso anno, durante una partita
contro la Svizzera, diedero fuoco ad una bandiera albanese.
Tuttavia la capitale albanese ha adottato rigide misure di
sicurezza, schierando oltre duemila agenti per garantire
l'ordine. Tutti i tifosi saranno sottoposti a doppio controllo e
nello stadio sarà impiegato anche il riconoscimento facciale.
Nelle vicinanze dello stadio "Air Albania" dove si disputerà la
partita è stato vietato anche l'uso di droni.
Intanto migliaia di tifosi hanno già occupato le piazze
centrali, per quella che non viene vissuta come una semplice
partita di calcio, all'ombra di una storica rivalità balcanica,
segnata da odio e sanguinosi conflitti. La stessa rivalità che
nel 2004, aveva visto scendere sul campo dello stadio di
Belgrado la tifoseria serba, dopo l'apparizione di un drone con
la bandiera della cosiddetta Grande Albania. Le immagini
dell'assalto ai giocatori albanesi, sono state trasmesse più
volte, negli ultimi giorni, sulle emittenti locali. All'epoca,
la partita di ritorno in Albania, venne giocata ad Elbasan, a
circa 30 chilometri da Tirana, e il tutto si concluse senza
incidenti.
Questa sera, all'Air Albania i 22mila posti sono tutti
esauriti. Oltre 250mila le richieste di biglietti, i prezzi dei
quali al mercato nero sono saliti fino a 1.500 euro. Strapieni
anche i bar nella zona centrale di Tirana, da giorni inondati da
richieste di prenotazioni per seguire la partita in diretta Tv.
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