Visti i tempi e i costi dell'affare per il serbo della Juve, i rossoneri stanno virando sul danese, che arriverebbe in prestito con diritto di riscatto sui 30-35 milioni. Possibili sviluppi nel weekend
Chiusa con lieto fine la telenovela Jashari, e in dirittura d’arrivo l’affare con lo Young Boys per Athekame, il Milan si sta concentrando per l’ultimo grande obiettivo del suo mercato estivo 2025. Dal quale dovrà necessariamente arrivare un altro centravanti da affiancare a Gimenez. L’alto coefficiente di gradimento per Vlahovic non era e non è un mistero ma, considerate le grandi complicazioni dell’affare, il Diavolo è tornato a virare con forza su Hojlund. Non solo in termini di strategia, ma all’atto pratico. Il campo di gioco infatti in queste ore si è spostato in Inghilterra, dove – tramite emissari - Milan e United in queste ore stanno cercando di capire concretamente margini di manovra e possibilità di andare a dama. Un lavoro preparatorio che potrebbe avere sviluppi decisivi nel fine settimana, quando il Milan sarà prima a Dublino (sabato) e poi a Londra (domenica) per gli ultimi due test precampionato con Leeds e Chelsea.
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Hojlund, rispetto a Vlahovic, è con tutta evidenza una situazione decisamente meno complessa. Essenzialmente per due motivi: perché a Manchester in avanti sono più coperti rispetto alla Juve (soprattutto se arriverà anche Sesko) e perché Rasmus ha un ingaggio da 3 milioni a stagione, ovvero un quarto rispetto a quanto guadagna attualmente il serbo. Il danese, dopo una stagione complicata decisamente al di sotto delle attese, tornerebbe volentieri in Italia e ha già fatto sapere di gradire la destinazione rossonera. In che termini arriverebbe? Il Milan spinge per un prestito con diritto di riscatto, che dovrebbe aggirarsi sui 30-35 milioni. Queste potrebbero insomma essere le ore di un’accelerata importante. Il Milan, di base, aveva messo nel conto di risolvere la pratica centravanti nella seconda metà di agosto, quando le condizioni complessive intorno a Vlahovic potrebbero essere più favorevoli (in particolare se alla Continassa tornasse Kolo Muani). Ma intanto il tempo passa e la garanzia che la salita diventi meno ripida, non c’è. Da qui la virata decisa su Hojlund.