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Senza alcun tetto sopra la testa, basta un colpo di gas per lasciare che il V8 riempia e svuoti l’abitacolo con il suo ruggito. A bordo della SL 63 S E Performance, fino a circa 120 km/h, il rombo di scarico è inconfondibile, un autentico piacere acustico. In confronto, la GT 63 S E Performance (la cugina coupé) guadagna punti nelle alte velocità, dove l’abitacolo chiuso permette di godere del rombo d’aspirazione, spesso coperto dal vento nella SL aperta. Dal punto di vista dinamico, queste due gran turismo condividono molte caratteristiche. La stessa power unit le anima entrambe, assicurando accelerazioni da brivido e accompagnando l’aumento del tachimetro con una compostezza impeccabile. Lo sterzo e l’assetto riflettono lo spirito della vettura: stabilità sovrana senza eccedere in direzionalità estrema. La SL 63 S E Performance è stabile come sui binari, anche oltre i 300 km/h (in Germania, abbiamo avuto modo di provarla fino a queste velocità), rivelandosi comoda come un salotto. Certo, non chiedetele reattività nelle curve strette ma grazie alle quattro ruote sterzanti, mantiene sempre la sua compostezza. È un’auto che impone il suo ritmo, un ritmo che presto diventerà anche quello di chi è al volante. Abbracciare il suo carattere da gran turismo è un piacere ineludibile; lasciarsi tentare dalla sua accelerazione mozzafiato, un lusso che non si nega facilmente. Basta chiedere e la SL 63 S E Performance sarà pronta a rispondere, senza mai esigere troppo in cambio.
