La Roma si ferma a Bergamo: la decide Sulemana. Festa Atalanta, è in Champions

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Segna Lookman, pareggia l'ex Cristante, poi il 2-1 dell'ex Cagliari entrato dalla panchina. Nerazzurri certi del terzo posto, Ranieri cade dopo 19 partite senza ko e manca il sorpasso a Juve e Lazio

Dal nostro inviato Matteo Brega

12 maggio 2025 (modifica alle 22:44) - BERGAMO

L’Atalanta batte 2-1 la Roma (imbattuta da 19 gare) e si qualifica con due giornate di anticipo per la prossima Champions League. Decidono i gol di Lookman e Sulemana inframezzati dal momentaneo pareggio di Cristante. 

INTENSITA’ E PARI

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Alla fine l’emergenza difensiva in casa Atalanta viene tamponata arretrando De Roon. Davanti Lookman ce la fa e compone il tridente con Retegui e De Ketelaere. La Roma si presenta con Soulé e Shomurodov alle spalle di Dovbyk: niente Pisilli mezzala, ma dentro Rensch a destra e quindi 3-4-2-1. Prima dell’avvio minuto di silenzio in memoria dell’ex attaccante bergamasco Oliviero Garlini: "Le tue rovesciate, la nostra favola più bella. Ciao Oli” recitava lo striscione della Nord. A cui ha fatto seguito quello dedicato a Riccardo Claris, il tifoso ucciso domenica proprio a poche centinaia di metri dal Gewiss in un fatto di cronaca che nulla ha a che vedere con il mondo ultras: “Portato via da un mondo senza coscienza, rimbomba nel silenzio la tua assenza. Ciao Claris". Al 6’ quasi la Dea passa con un cross molto tagliato da sinistra su cui De Ketelaere non arriva per pochissimo. All’8’ la risposta della Roma con un destro potente di Cristante che Carnesecchi respinge. Un minuto e l’Atalanta passa. Pasalic batte veloce una punizione a metà campo per CDK che conduce fino al limite, scarica per Lookman che con una finta di corpo manda fuori giri Rensch, rientra sul destro e fulmina Svilar. Per il nigeriano 15° gol in campionato e 100° stagionale della squadra di Gasperini. Dea scatenata: all’11’ Ederson pescato tra le linee da Lookman salta un uomo e calcia alto dal limite. A 20’ grandissima chance per la Dea: ripartenza di Ederson che apre per Zappacosta, scambio con Lookman e cross al centro dove CDK colpisce in maniera debole e imprecisa e Retegui non riesce a correggere in porta. Al 23’ altre due occasioni in una per l’Atalanta: prima Svilar respinge il tiro a colpo sicuro dal dischetto – come un rigore in movimento – di De Ketelaere, e poi Retegui spara sulla respinta. Dentro la buriana atalantina spunta un raggio sole giallorosso. Cross di Soulé dalla destra, Cristante toglie il tempo a De Roon e di nuca pareggia i conti al 32’. Finisce 1-1 il primo tempo con due occasioni giallorosse non concretizzate da Koneé (inciampato all’ultimo) e Rensch (tiro deviato da Kossounou). 

E POI ARRIVA IBRA

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Si riparte senza cambi. Il primo tiro è di Shomurodov (Carnesecchi blocca), il secondo di Bellanova (palla larga). Al 18’ Sozza fischia il rigore per fallo di Pasalic su Koné: il Var Abisso lo richiama e l’arbitro toglie il penalty ai giallorossi. Primi cambi al 23’: dentro Sulemana e Samardzic per Pasalic e De Ketelaere. Rensch esce al 31’ per fare spazio a Pisilli. Il gioco riprende e l’Atalanta passa in vantaggio: Retegui difende palla e lancia in profondità Lookman a sinistra, il nigeriano cross basso per Samardzic che riesce a fare sponda sporca per Ibrahim Sulemana che dal limite di prima intenzione calcia forte e segna. C’è anche l’invasione di un tifoso che si avvicina a Svilar, ma non succede nulla e viene portato fuori dagli steward. Gasperini al 37’ toglie Bellanova e inserisce Ruggeri mandando Zappacosta a destra. Ranieri risponde con Baldanzi, Saelemaekers e El Shaarawy per Koné, Shomurodov e Koné. Dentro poi Brescianini per Lookman e Maldini per Retegui: la Dea chiude con un attacco tutto nuovo dal 43’ in poi. Molta confusione nel finale, ma non cambia il 2-1 della Dea. L’Atalanta va in Champions per la quinta volta negli ultimi sette anni, alla Roma - che si ferma a 19 risultati utili consecutivi - restano 180’ per agganciare una posizione da coppa.

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