È il gol numero 18 per il bomber della Viola. Il club toscano farà di tutto per tenerlo anche il prossimo anno
Moise, sempre lui. Ha rischiato di non esserci a causa di un infortunio e invece è stato proprio lui a mettere il sigillo finale sulla vittoria della Fiorentina contro il Bologna. Se i viola hanno ancora una (residua) speranza di raggiungere un piazzamento europeo è di nuovo grazie al proprio centravanti che ha raggiunto quota 24 in stagione, di cui 18 in campionato. Numeri che superano perfino l’obiettivo che era stato soltanto sognato a inizio stagione. Ieri mattina l’ultimo provino decisivo è stato determinante per vederlo in serata sul terreno di gioco contro il Bologna ed è stato un recupero decisivo.
Determinante
—
Quello che ha colpito e stupito ancora una volta di Kean è stata la sua determinazione, la potenza e la voglia di non arrendersi mai. È un valore aggiunto per la Fiorentina, ma anche per la Nazionale di Luciano Spalletti che lo aspetta in maglia azzurra al termine della stagione. La sfida del club di Commisso sarà invece quella di cercare di trattenerlo anche per il prossimo anno. Non segnava da un mese, ma con il centro di ieri sera è diventato il primo giocatore italiano della Fiorentina a essere coinvolto in più di 20 marcature (21) in una singola stagione di Serie A dai tempi di Alberto Gilardino nel 2008/09 (21 anche per lui). E con la vittoria di ieri Kean ha raggiunto pure i 100 successi nei cinque grandi campionati europei.
La sfida
—
Oltre alle reti di Parisi e Richardson, è stato dunque Kean a regalare a Palladino (con cui ha un rapporto speciale) l’ultima vittoria al Franchi in una sfida di sentimenti, anche fra panchine. Palladino ha battuto Vincenzo Italiano, recentissimo ex, che negli anni scorsi aveva già capito quanto fosse esigente il pubblico di Firenze. I 3 punti conquistati ieri sera portano la Fiorentina a quota 62 punti, due in più della passata stagione, con una gara in meno aspettando Udine. Ma le acque sono agitate in città perché è arrivata la vittoria, ma anche la contestazione. La delusione dei tifosi è giunta nei confronti del tecnico e della dirigenza con la Curva che ha chiesto una maggiore ambizione e la necessità di investimenti più importanti sul mercato.