Da Amburgo in poi Flavio è uno dei volti di punta degli account del circuito: gestisce un account da 3 milioni e passa di followers, intervista i suoi colleghi e regala sketch con Sinner
Martina Sessa
8 luglio - 13:57 - MILANO
Flavio Cobolli impugnava per la prima volta una racchetta a tre anni e non poteva ancora conoscere il suo destino, la sua vocazione. Oggi l'ha scoperta, e non solo una. C'è il gioco, ci sono i risultati importanti, c'è la top 20 del ranking Atp, certo. Ma Cobolli è diventato anche il volto immagine dell’Atp, un novello social media manager. Tennista di professione, “admin” per diletto. O forse il contrario.
da amburgo e ad halle
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Inizia tutto ad Amburgo, quando lo svegliano dal suo riposino per intraprendere la sua nuova carriera: quella di amministratore dei social dell’Atp. Il suo compito? Descrivere quello che succede nel circuito dal punto di vista dei tennisti e raccontarlo ai fan. Poi la richiesta di contenuta aumenta, e ad Halle approfondisce il suo nuovo mestiere. Flavio, espansivo dentro e fuori dal campo, inizia chiedendo sui prati verdi tedeschi a Stefanos Tsitsipas qual è il suo colpo preferito e pone domande anche a Cerundolo e Giron. Con Sinner, però, arriva lo sketch più divertente. Gli chiede qual è la sua superficie preferita e soprattutto se preferisce giocare a tennis o sciare. Jannik si diverte, Flavio anche, e così il tennista azzurro diventa uno dei volti più amati dai tifosi. Per i risultati importanti, come la vittoria del torneo di Amburgo, per come gioca e per il suo animo "caciarone".
protagonista a wimbledon
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Cresce la popolarità di Flavio, cresce la qualità del suo tennis. Le due cose forse non sono collegate, ma sono direttamente proporzionali. Così Cobolli arriva a Wimbledon con una nuova iniezione di fiducia e gli esiti si vedono già nella prima settimana. Conquista i primi quarti a livello Slam (sulla superficie per lui più ostica sulla carta), la top 20 del ranking e vince il premio di “best admin” del tour: la pagina Instagram dell’Atp pende dalle sue labbra. Con l’account da 3,3 milioni di follower può fare quasi tutto: “Tranne negli spogliatoi delle teste di serie, lì ancora non mi hanno lasciato entrare”, ha raccontato alla Gazzetta. E proprio all’All England Club Cobolli sfida quella testa di serie che non può raggiungere, Novak Djokovic. E chissà che potrà succedere nella sfida contro il serbo. Un reel insieme e poi la vittoria contro il numero uno? Tocca aspettare, per vedere se Cobolli “diventerà una star, una celebrità”.