I rivali dell'Inter in finale di Champions chiudono la stagione con una vittoria in rimonta grazie alla doppietta dell'ex Napoli
Alessandro Grandesso
17 maggio - 23:57 - PARIGI
La doppietta di Kvaratskhelia, il gol del capitano Marquinhos e poi i fuochi d'artificio per celebrare il tredicesimo titolo. Il Psg ha fatto festa anche all'ultima giornata, battendo l'Auxerre 3-1, anche se in rimonta dopo il vantaggio inatteso di Sinayoko. E adesso, la squadra di Luis Enrique può focalizzarsi sulla finale di Champions League con l'Inter, facendo le prove generali in Coppa di Francia, sabato, affrontando il modesto Reims, costretto agli spareggi per non retrocedere.
beffe
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Con l'Auxerre, il Psg parte con l'atteggiamento sbagliato e così il gol beffa arriva alla mezzora. Beffa per due ragioni. La prima è che fino a quel momento, e anche dopo, il dominio del Psg nel gioco è assoluto. Ma manca di quell'intensità necessaria a trasformare il possesso palla in qualcosa di utile, senza dove sfumare nell'affollata difesa dell'Auxerre, schieratasi con una linea difensiva a cinque, e inspessita dalla mediana di quattro. Insomma, una rinuncia a priori al gioco per cercare di sfruttare ogni minimo errore dei padroni di casa. E la distrazione, la seconda ragione della beffa, arriva appunto su una punizione anonima sulla trequarti che Perrin gioca veloce filtrando per Sinayoko, sfuggito alla marcatura di Pacho e Marquinhos. E Donnarumma non può molto nel duello ravvicinato.

carica
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La reazione arriva con Mendes, che coglie il palo su punizione al 35', ma alla pausa è sempre l'Auxerre a sorridere. Luis Enrique al 15' della ripresa fa entrare Doué, Zaire-Emery e Mayulu per dare una scossa ai suoi. Ma appena prima del cambio, è Kvaratskhelia a suonare la carica con un destro impeccabile dal limite su cui stavolta Leon non può nulla. I tre entrati portano energie e grinta e l'Auxerre finisce per cedere di nuovo, al 22': sul lungo corner da destra di Mendes sbuca Marquinhos per il tipico gol di testa sul secondo palo. Se Ramos, subentrato al pasticcione Dembélé, si fa parare un rigore al 35', Kvaratskhelia prima scheggia il palo e poi chiude il conto dando il via alla festa per lo scudetto.

verdetti
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Il secondo posto invece è tutto del Marsiglia di De Zerbi che ha abbattuto il Rennes con due doppiette di Rabiot e di Greenwood: l'inglese così aggancia Dembélé in vetta della classifica marcatori (21). Terzo invece il Monaco, affondato però a Lens (4-0). Ai preliminari di Champions ci va il Nizza dopo il 6-0 al Brest, soffiando così il quarto posto, proprio per la differenza reti, al Lilla che scala in Europa League. Con una doppietta all'Angers, Lacazette sfonda quota 200 reti e porta il Lione in Conference League, anche se un successo del Psg in finale di Coppa di Francia potrebbe trasformare il biglietto per un posto in Europa League. Non impossibile, visto che l'altra finalista è il Reims, costretto agli spareggi per non retrocedere con Montpellier e Saint Etienne.