Juve, che rimpianto! Aveva in mano Hjulmand e ora lo tratta a più del doppio...

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Nel 2022 i bianconeri seguirono da vicino l'allora capitano del Lecce, ma poi decisero di non affondare. Adesso è il primo obiettivo di Comolli per il centocampo, ma lo Sporting Lisbona lo ha blindato con una clausola da 80 milioni 

Carlo Laudisa

Collaboratore

31 luglio - 09:07 - MILANO

Sono passati quasi tre anni da quella serata salentina a tinte bianconere. È il 29 ottobre 2022 e, al 91' di Lecce-Juventus, Morten Hjulmand si rivela agli occhi di Max Allegri. Un gioiello di Nicolò Fagioli ha appena portato in vantaggio gli ospiti e il danese guida la disperata rincorsa dei giallorossi. Un suo gran tiro dal limite va a spegnersi sul palo più lontano per Szczęsny e il tecnico livornese può tirare uno dei suoi famosi sospiri di sollievo. Non gli sfugge, peraltro, la prestazione rocciosa del regista della squadra di Baroni: tant'è vero che, nei mesi successivi, gli 007 juventini seguono da vicino il rendimento del capitano dei leccesi. 

quando la la juve poteva prendere hjulmand

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Le relazioni sono più che positive, ma al mercato non succede nulla. A Torino hanno altre priorità: il fiore all'occhiello di quella campagna acquisti è l'ingaggio di Angel Di Maria. Così, il Lecce vende il suo capitano allo Sporting Lisbona per una cifra record per una neopromossa: 20 milioni di euro. I portoghesi hanno appena incassato 60 milioni dal Psg per Ugarte e hanno l'intuito di investire parte di quella ricca plusvalenza puntando sul centrocampista che nel frattempo si è ricavato un posto anche nella nazionale maggiore danese. Nel mezzo c'è stato anche un Europeo giocato da protagonista e un'esperienza importante in Champions League. 

hjulmand, primo obiettivo della juve in mezzo

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A 26 anni Morten è nel pieno della carriera e stavolta la Juve ha messo gli occhi su di lui per dargli una maglia del titolare. Nel frattempo, però, il prezzo è assolutamente lievitato. Addirittura lo Sporting si è cautelato con una clausola da 80 milioni di euro, ma Hjulmand si sente forte di una promessa strappata nei mesi scorsi. Lui spera, infatti, di liberarsi per una quarantina di milioni. Una cifra che Comolli è disposto a spendere appena si sarà liberato di alcune zavorre a centrocampo. In particolare quella del brasiliano Douglas Luiz, ormai in chiara rottura con il club della famiglia Agnelli. Con questi presupposti, insomma, l'ingaggio dell’ex leccese non appare semplice, ma soprattutto si prospetta costoso. Assolutamente costoso. È singolare, insomma, che un giocatore rivelatosi nel nostro campionato abbia trovato luce solo dopo l'esperienza maturata in Portogallo. Sì, perché nella sua stagione a Lecce anche l'Atalanta, il Milan e la Roma ci avevano fatto un pensierino, ma nessuno aveva ritenuto che Hjulmand potesse valere 20 milioni di euro. 

douglas luiz-hjulmand, il confronto

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Colpa del brand? In effetti il Lecce era appena sbarcato nel massimo campionato conquistando una poco pronosticata salvezza con una squadra di giocatori semi-sconosciuti. E Morten rientrava in quella speciale categoria dei giocatori da apprezzare con riserva... All'epoca il danese aveva 23 anni e margini di miglioramento evidenti, come è puntualmente successo a Lisbona. È singolare, dunque, che ora la Juve sia disposta a sopportare costi ben più rilevanti per portare a casa un centrocampista già collaudato. Evidentemente il margine di rischio tecnico, allora, non è stato messo nel conto. Al contrario la scorsa estate non ci sono stati dubbi nello spendere 50 milioni proprio per Douglas Luiz, forte di una cospicua esperienza in Premier League. In quel caso, però, è stato sottovalutato il rischio ambientale, vale a dire l'adattamento del nazionale brasiliano alle nostre abitudini e soprattutto alle difficoltà specifiche della Serie A. Il calciomercato, si sa, propone delle trappole dietro ad ogni angolo. È impossibile indicare un'unica ricetta vincente. Spesso, però, manca la necessaria elasticità per puntare sui giovani che si mettono in evidenza dalle nostre parti: italiani o no che siano.

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