L'Al Hilal insiste con l'offerta di 50 milioni in tre anni: Simone non è vero che ha già detto sì. La società nerazzurra ha ribadito la volontà di proseguire
La palla è tra i piedi di Simone Inzaghi, proprio come quando giocava e non aveva neppure iniziato a immaginarsi allenatore. Nel senso che per l’Inter il futuro di Simone Inzaghi non è un tema di discussione: Simone resta in nerazzurro, c’è un contratto in essere fino al 2026 con l’idea di rinnovare a stagione conclusa, c’è la soddisfazione della società per un percorso sportivo ritenuto di alto livello e, passaggio da sottolineare, pure quella per una strada Champions che ha portato nelle casse nerazzurre circa 200 milioni di euro, tra premi e incassi al botteghino.
La situazione è chiara: sul tecnico è in pressing, ormai da settimane, l’Al Hilal, con un’offerta milionaria che si aggirerebbe complessivamente intorno ai 50 milioni in tre anni. Insomma, una proposta choc.
Ma l’allenatore non ha già detto sì, come scrivono con certezza a Riad. E anzi, all’Inter non ha comunicato nulla riguardo il suo futuro. Per la società nerazzurra vale la fiducia riposta nel tecnico a più riprese. E anche quella ribadita pubblicamente dal presidente Marotta, ultimo passaggio ufficiale prima della partita di Como: “Siamo in simbiosi con Inzaghi, è l’artefice di questo ciclo straordinario, vogliamo continuare con lui, a bocce ferme faremo la nostra proposta di rinnovo ma il suo contratto non è in scadenza. Non credo ci siano campanelli contrari”. Anche perché la settimana non è di quelle banali: tra sei giorni a Monaco è in programma la finale di Champions con il Psg.