Tudor: "Il mio futuro si saprà presto. Non ha senso andare al Mondiale se poi non resto"

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Il croato regala la Champions ai bianconeri ma chiarisce le sue intenzioni sul futuro. E il Mondiale per Club diventa uno spartiacque fondamentale

Guendalina Galdi

Giornalista

25 maggio - 23:55 - MILANO

Nel post di Venezia-Juve, dopo una partita in cui è successo di tutto e in cui Madama ha afferrato, perso e riagguantato la Champions League in 90 pazzi minuti, Igor Tudor spiega il futuro prossimo della panchina del club e quindi il suo. "Posso dire che si saprà presto, molto presto. Un po' di pazienza e si deciderà. Io sono sempre felice e contento. Abbiamo conquistato qualcosa di grande ma bisogna accettare questa vita di allenatore che è sempre in bilico, è sempre tutto una domanda". E poi, su una sua eventuale conferma, chiarisce: "Ci vedremo presto e si deciderà tutto presto. Ora eravamo tutti concentrati sul finale di stagione come era giusto che fosse. Ma si risolverà tutto prima del Mondiale per Club, mi sembra giusto così, che uno prima che vada là sappia qual è il suo futuro. Perché se uno va là e non ha futuro, non ha molto senso che vada, non per me ma soprattutto per il club". In sostanza, se verrà confermato vedremo lui sulla panchina della Juve negli States, se invece la proprietà sceglierà un nuovo allenatore lui non andrebbe certo di buon grado a giocarsi quel torneo. Anzi, non ci andrebbe proprio.

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