Dopo il bagno di folla di ieri, presentato il nuovo tecnico: "Se la dirigenza mi ha chiesto la A? Non pronuncio quella parola, daremo tutto. Al Sud sono sempre stato benissimo"
26 giugno 2025 (modifica alle 12:29) - MILANO
Ieri il bagno di folla con duemila tifosi a salutarlo allo stadio. Oggi la presentazione di Pippo Inzaghi, nuovo allenatore di un Palermo che vuole tornare in Serie A per restarci. Introdotto dal ds Carlo Osti che ben lo conosce, Inzaghi parte con un cenno al passato: "Ringrazio tutti qui al Palermo e ringrazio anche Pisa, dove ho lasciato il cuore e una tifoseria fantastica. Sono emozionato a parlare di loro, mi hanno dato tanto i miei giocatori, ma ho capito che qualcosa non andava per il verso giusto e io e la società abbiamo preso questa decisione. Io non ho scelto tra Pisa e Palermo, ma ho scelto Palermo dopo aver chiuso col Pisa, è bene precisarlo. Sarei potuto rimanere fermo e aspettavo solo il Palermo, speravo di ricevere questa telefonata, conosco Gardini e Osti da una vita e quindi non c’è stato bisogno di altro. Quando è arrivato il Palermo mi si è riacceso l’entusiasmo. Quello che è successo ieri è qualcosa che non mi ha fatto dormire stanotte, è immeritato, perché non ho fatto ancora niente, ma mi dà una carica incredibile".
obiettivi
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"È giusto che questo popolo torni dove è stato, dove merita di stare, e per questo ho una grande responsabilità. Posso assicurare che daremo tutto. Se la società mi ha chiesto la Serie A? No, non voglio pronunciare nessuna parola, abbiamo un sogno. Abbiamo una società già pronta, dei tifosi già pronti. Per me sarà più difficile dell’anno scorso, perché un anno fa partivo a fari spenti, ma ora ho un pubblico da Champions League e quindi non ho paura di nulla. I ragazzi sanno che con me chi corre poco sta fuori, io non guardo in faccia nessuno. Per me il Palermo è già molto forte, era favorito lo scorso anno, da fuori. Non penso ci sia molto da fare, ma solo di dare fiducia a questi giocatori. Abbiamo già pensato a quello che potrà essere utile".
sempre bene al sud
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"Siamo fortunati a giocare davanti a 40 mila persone e ad avere una società così. Chi mi ha telefonato? Con Gattuso ci siamo sentiti quando è diventato ct della Nazionale. Sono contento perché insieme abbiamo condiviso tante vittorie, ci siamo fatti i complimenti a vicenda. Spero che l’Italia vada ai Mondiali e lui ha tutte le capacità per farlo. Con Max Taibi mi sento sempre, so cosa pensa, è stato uno dei primi a chiamarmi. Ma mi hanno chiamato anche Carrozzieri, Miccoli, Biffi. A Palermo ho giocato spesso da avversario, ho fatto qualche gol di troppo contro e devo farmi perdonare. Ho anche perso, ricordo uno 0-2 del Palermo a San Siro. Da calciatore ho sempre giocato al Nord, anche se a fine carriera potevo venire qui, e da allenatore ho scoperto il Sud ed è stato benissimo. Sono stato benissimo a Benevento, Salerno, Reggio Calabria, ci piace stare al mare e la mia famiglia sta benissimo in questi posti".
La Gazzetta dello Sport
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