Riscoprire il valore della
disconnessione interrompendo il flusso costante di connessioni
digitali che spesso ci porta a dimenticare il valore della
presenza e del tempo. E' il Digital Detox Festival, cominciato
ieri (e che si concluderà domani) nel piccolo centro carnico di
Sauris (Udine) che conta 400 abitanti ed è arroccato a 1.400
metri di altezza. Il Festival, alla prima edizione e promosso da
Alessio Carciofi, esperto di marketing & digital wellbeing,
propone esperienze di emozioni e conoscenza per un equilibrio
tra vita reale e tecnologia.
"Viviamo sempre connessi. Ma non sempre presenti. Ogni giorno
trascorriamo in media 6 ore e 40 minuti davanti a uno schermo.
In un anno, sono più di 2.400 ore sottratte alla vita vera. È
come se vivessimo solo 9 mesi l'anno. Gli altri 3? Li regaliamo
agli schermi", sottolineano gli organizzatori.
Tra camminate nei boschi, yoga all'alba laboratori e silenzi
rigeneranti nella natura, serate di chiacchierate e incontri,
oggi, in particolare, sono previsti il talk "Algoritmi, AI e
sostenibilità: il futuro ci renderà più liberi?" con Guido
Saracco, ex rettore del Politecnico di Torino, e Nicola
Zamperini, saggista esperto di tecnologia digitale, e un
workshop ispirato alla scrittura creatrice di Marisandra Lizzi.
Una parte del festival, infatti, è dedicato a comprendere
l'impatto della tecnologia sulle nostre vite, ad esempio sullo
sviluppo cognitivo, sulle conseguenze del legame tra
iperconnessione, sonno e benessere (well & tech) e l'ansia e il
sovraccarico informativo sulle nuove generazioni.
Il festival è organizzato dalla Rete d'imprese Sauris -Zahre,
con il contributo del Ministero del Turismo ed è realizzato con
patrocinio e collaborazione di Commissione Europea, Parlamento
Europeo, UNICEF, PromoTurismoFVG e Comune di Sauris.
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