Fatturato moda junior scende a 3,1 miliardi nel 2024 (-2,1%)

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Come per tutto il settore del tessile e abbigliamento, anche il segmento della moda junior nel 2024 è stato interessato da una dinamica negativa: il fatturato del childrenswear made In Italy è calato del -2,1%, scendendo a 3,1 miliardi di euro. Il valore della produzione ha evidenziato una flessione del -3% rispetto all'anno precedente. Lo illustra una nota a cura dell'ufficio studi economici e statistici di Confindustria Moda, diffusa oggi alla vigilia di Pitti Bimbo 101, in programma il 25 e 26 giugno alla Fortezza da Basso di Firenze.
    L'export di comparto ha archiviato l'anno con una timida crescita (+0,3%), che ha portato le vendite oltreconfine a poco più di 1,5 miliardi di euro. Le importazioni settoriali, invece, sono state interessate da una variazione negativa del -4%, per un totale di circa 2,6 miliardi di euro. La nota analizza anche il dettaglio dell'export per segmento merceologico: il solo abbigliamento per neonati (0-3 anni) ha archiviato un decremento del -1%, portandosi a circa 155,2 milioni di euro. Al primo posto tra i paesi di destinazione ci sono gli Stati Uniti (+36,7%, per 13,9 milioni di euro). La Spagna, a seguito di una flessione del -9,9%, scende al secondo posto, seguita dagli Emirati Arabi Uniti, balzati in terza posizione a fronte del deciso incremento registrato (+95,6%). Evidenziano, invece, delle variazioni negative Francia (-11,2%), Regno Unito (-6,3%), Cina (-14,2%) e Germania (-22,0%). Nel caso dei flussi in ingresso di abbigliamento bebè, si evidenzia un calo del -3,8%, per un totale di 335,2 milioni di euro. La Spagna si conferma al primo posto (+3,7%), seguono la Cina (in decremento del -10,3%) e Bangladesh (-2,5%). La nota analizza anche il commercio con l'estero di moda bebè nei primi due mesi del 2025: +15,4% per l'export, +20,8% per l'import.
   

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